27.05.07 – Brescia – «All’ombre dei sassi lungo il mare»

Domenica 27 maggio alle 20.30 in «San Cristo» di via Piamarta 9 (trav. via Musei) a Brescia: «All’ombre dei sassi lungo il mare». San Sabba a Trieste: viaggio storico ed emotivo nella memoria della Risiera Di Luisa Castellazzo. La rappresentazione, a cura dell’associazione “Alchimia”, parte dalla narrazione della vicenda e si arricchisce di testimonianze, pagine di diario, voci dal processo… Questo viaggio è scandito dalla musica dal vivo, da pannelli illustrativi e da allestimenti suggestivi.
Gli spettatori saranno “accompagnati”, in questo viaggio che interesserà anche i sensi, attraverso un percorso che è, a tratti, quasi un’immersione nell’universo della reclusione, del campo di concentramento.

Ricerca storica a cura di Luisa Castellazzo
REGIA: LUISA CASTELLAZZO
In scena:
NARRATORE:
Maria Antonietta Belotti
TESTIMONI
(in ordine alfabetico):
Massimo Alberti
Daniela D’Agostino
Vittorio Dioni
Monica Panada
Franca Savoldi
Allestimento scenografico a cura del pittore Riccardo Fregoni in collaborazione con Veronica Salvini
Fotografie: Tarcisio Sartori

Inserti musicali a cura dei Klezmorim:
Alessandro Adami (pianoforte, fisarmonica, voci)
Stefano Zeni (violino)
Matteo Pizzoli (chitarra)
Denise Pisoni (voce)
Elisabetta Vizzardi (voce)
Lucia Anni (voce)
Claudia Romelli (voce)
Luisa Anni (voce)
Alice Pizzoli (voce)

Con buffet con cibi etnici

Per informazioni:
Segreteria CEM, tel. 030-3772780 – fax: 030-3772781
e-mail: [email protected]

È consentito accedere all’ampio parcheggio interno anche se zona a traffico limitato (ZTL).

Coltivare la memoria, con impegno, devozione ed umiltà. Questa performance è per noi l’occasione di portare alla luce una realtà che dovrebbe essere nota a tutti, ma che di fatto è ancora troppo poco conosciuta: il campo di concentramento, sterminio e smistamento della Risiera di San Sabba, a Trieste.
Per la Risiera sono passati molti degli ebrei deportati ad Aushwitz e negli altri campi di sterminio europei. Questo luogo è quindi, per gli ebrei, prevalentemente un campo di smistamento (anche se alcuni di essi moriranno lì), ma è invece l’ultima tappa del viaggio di molti civili italiani, croati, sloveni, che concluderanno tra le mura di San Sabba la loro esistenza, senza processo e senza memoria.
Molte sono le informazioni storiche notevoli legate alla Risiera. La nostra “ricerca partecipata” non ambisce però ad essere una riflessione meramente storica o politica poiché, a causa della posizione strategica e centrale della città di Trieste, esisterebbe una molteplicità di aspetti da considerare, che meriterebbero riflessioni monografiche di maggiore competenza, nonostante lo sforzo documentaristico che ci ha comunque sorretti: gli interessi economico–politici dei tedeschi, quelli degli americani, l’espansionismo slavo, la paura della “minaccia comunista”, la lotta italiana per la liberazione…

Questa situazione multiforme e assolutamente unica nel panorama italiano ed europeo ha generato nella popolazione di Trieste conflitti ideologici che portarono al manifestarsi di atteggiamenti diversi, come la lotta armata clandestina dei partigiani, il collaborazionismo con i tedeschi, la paura di quanti, temendo per la propria vita o volendo preservare la propria posizione sociale, furono reticenti.
Noi vogliamo semplicemente metterci dal punto di vista delle vittime, di coloro che subirono i giochi e pagarono con la vita, non dimenticando che ancora oggi si può essere assaliti dallo stesso sentimento di impotenza di fronte alle logiche che sembrano sostenere la vita degli uomini e delle donne di molta parte del mondo.
Ci sono persone invisibili durante la vita che continuano ad essere ignorate dopo la morte. Spesso fanno parte di quella società civile che vive sorretta da valori etici (laici o religiosi poco importa) che difendono l’uomo e l’umanità tutta, pur senza il potere, anche contro il potere.