Fino al 06.10.07 – Rovereto (Tn) – «Sticker art revolution!»: adesivi come tatuaggi urbani

«Sticker art revolution!»: adesivi come tatuaggi urbani, a cura di Duccio Dogheria, dal 14 settembre al 6 ottobre 2007 a Rovereto (TN), presso la Biblioteca Civica «G. Tartarotti», in Corso Bettini 43. Dal lunedì al sabato, ore 9.00-22.00 orario continuato. Info: [email protected] – Da Bologna a Milano, da Berlino a Parigi, da New York a Los Angeles, a Rovereto i protagonisti internazionali della sticker art. Una mostra che nasce per strada, e che invita a guardare le strade con occhi diversi. A scoprirne le sorprese nascoste, i segni, gli infiniti alfabeti che le percorrono. Tra questi, gli stickers. Da alcuni anni numerosi artisti riferibili a quel variegato fenomeno internazionale che è la street art hanno affiancato ai graffiti e alle installazioni urbane un mezzo espressivo meno invasivo, più ecologico ma ugualmente sorprendente: l’adesivo, appunto. Alcuni ossessivi come ogni logo, altri sempre mutevoli, sfuggenti, precari, realizzati al di là del luogo comune con le più diverse tecniche e materiali, dalla fotocopia alla stampa tipografica, dallo stencil al pennarello, dal collage di fogli adesivi alla serigrafia. Lo sticker è un sorriso offerto allo sguardo del passante; nel suo piccolo formato ci sono tutte le contraddizioni della street art, tesa tra vandalismo grafico e underground da una parte, musealizzazione e riconoscimento pubblico dall’altra, come dimostra il sempre più fervido fiorire di mostre ed eventi dedicati a tale corrente. Questa esposizione non offre soluzioni, riconoscimenti, giudizi qualitativi. Documenta un fenomeno con la casualità che lo contraddistingue, affiancando opere di street-artisti internazionalmente noti anche all’ufficialità dell’arte ad altre di personalità anonime, squisitamente underground. Per mischiare ulteriormente le carte, e connotare il percorso con quell’inattualità dell’autore che coglie lo spettatore casuale, ovvero il passante che distrattamente osserva queste opere nel loro milieu naturale -la strada-, si è deciso di indicare gli autori degli stikers solo laddove questi siano stati appositamente inviati dagli artisti per la mostra. Nomi, come si può vedere, italiani, olandesi, tedeschi, svizzeri, francesi e statunitensi, a sottolineare la globalità geografica della volontà di eleggere la strada come propria, personalissima “galleria di riferimento”, e l’adesivo come medium estetico alla portata di tutti, scambiabile, riproducibile, comunicativo quanto squisitamente anti-commerciale. Eclettiche le soluzioni tecniche e formali documentate nel percorso: dagli stencil adesivi del duo Cuoghi-Corsello, in parte eseguiti “riciclando” etichette di noti ipermercati, ai raffinati esemplari pop-vintage dell’illustratrice e grafica francese Mamzelle Mamath; dai mostriciattoli dipinti su cartoncino e carta adesiva dall’Anonimo di Mainz, ai macabri teschi argentati a stencil di Chaz Bonjorquez, artista attivo nel campo dei graffiti dai primi anni Settanta, le cui opere sono esposte in una ventina di musei pubblici americani e messicani. Tra le numerose sorprese del percorso, un gruppo di opere dell’artista Michael De Feo, che da quindici anni tappezza le strade di New York con i suoi inconfondibili fiori stilizzati, partecipando ai principali eventi internazionali legati alla street art, come l’ultima edizione di “Wooster on Spring”.