[Associazione Tremembè • 04.02.05] «Fermiamo il turismo sessuale». E’ questo lo slogan del manifesto che ha dato il via alla campagna di denuncia lanciata da numerose ONG e Associazioni italiane contro il turismo sessuale minorile. Una mobilitazione che è partita con il Social Forum Mondiale di Porto Alegre di questi giorni e che si prolungherà fino a maggio con incontri e conferenze volti a sensibilizzare e a denunciare questa vergognosa realtà...

FERMIAMO IL TURISMO SESSUALE

«Fermiamo il turismo sessuale». E’ questo lo slogan del manifesto che ha dato il via alla campagna di denuncia lanciata da numerose ONG e Associazioni italiane contro il turismo sessuale minorile. Una mobilitazione che è partita con il Social Forum Mondiale di Porto Alegre di questi giorni e che si prolungherà fino a maggio con incontri e conferenze volti a sensibilizzare e a denunciare questa vergognosa realtà.

“Attualmente in Brasile sono coinvolti nel turismo sessuale più di 500 mila minori. Ogni anno sono 700 mila gli europei che vanno in Brasile alla ricerca di avventure sessuali. Di questi 80 mila sono italiani” denuncia Luca Mucci di Modena Terzo Mondo in un articolo apparso su PeaceReporter
 
Ma ricordiamo che il turismo sessuale minorile non interessa solo il Brasile, ma, come ci evidenzia ECPAT (associazione da anni impegnata nella lotta al turismo sessuale minorile a livello internazionale) investe numerosi altri

Paesi. Ecco alcuni  dati che ci danno un’idea delle dimensioni del fenomeno: queste le stime dei/lle Bambini/e prostituti/e nel mondo: Thainlandia 300.000, Brasile 500.000, Filippine 100.000, Nepal 150.000, India 575.000, Rep. Dominicana 30.000, Pakistan 40.000, Sri Lanka 30.000…
 
Per saperne di più sull’argomento, visita il sito www.ecpat.it .