FINANZIARIA 2009. SERVIZIO CIVILE AL VERDE


Corrono brutti tempi per il servizio civile nazionale, istituzione approvata dalla legge 64 del 6 marzo 2001. Nella legge finanziaria approvata lo scorso 2 ottobre, si scopre un dato sconfortante: i finanziamenti del Fondo Nazionale per il Servizio civile subiranno una progressiva riduzione. Per entrare più nel concreto, si passa dai 299 milioni stanziati per il 2008, ai 171 previsti per il 2009 e per il 2011 i milioni in meno saranno altri 44. Si ha così un taglio del 42% delle risorse destinate a questa istituzione che ne minano addirittura seriamente l’esistenza.

Con la sospensione della leva obbligatoria del primo gennaio 2005, il servizio militare e quello civile sono articolati su base volontaria. Il Servio civile nazionale costituisce una alternativa di scelta per quei giovani che vogliono prestare servizio allo stato con mezzi e servizi non militari. Cosa implica più nello specifico una possibilità di questo tipo?  Lo scopo di questa istituzione e favorire la realizzazione di principi costituzionali di solidarietà sociale. É una scelta fatta per promuovere la cooperazione a la conciliazione a livello nazionale e internazionale, con una particolare attenzione alla salvaguardia dei diritti sociali, ai servizi alla persona e alla educazione e pace per i popoli. Intento del Servizio Civile è poi quello di contribuire alla formazione civica sociale e culturale dei giovani mediante attività svolte presso associazioni adeguate per questi scopi.

Il taglio dei finanziamenti rappresenta dunque un serio pericolo per quelle persone che desiderano rivolgersi a questa scelta di servizio. La riduzione dei finanziamenti statali è infatti più drastica di quello che può sembrare: i fondi rimanenti dovranno pagare tutti i 30.000 giovani che iniziano ora i servizio e lo concludono la prossima estate; rimarranno le briciole.

«Questa riduzione è una delle ennesime dimostrazioni che questo paese non si cura dei suoi giovani», lamenta una delegata nazionale dei volontari del servizio civile. A nulla sono poi valsi vari appelli lanciati dagli Enti sulla fondamentale necessità di stanziamenti pubblici complessivi di circa 400 milioni l’anno – questa sarebbe la cifra necessaria – per avere così un sistema di servizio civile nazionale che costituisca una valida e costruttiva opportunità per i giovani, invece che un privilegio, oltre che una forte risorsa per le comunità locali. Da tutte le ricerche effettuate negli ultimi anni risulta poi come il servizio civile dia concreti risultati nel campo educativo, sociale ed economico.

Da tempo si sottolinea inoltre come molti aspetti del servizio civile andrebbero riformati e rivisti, e la progressiva riduzione dei finanziamenti statali non fa che aggravare e peggiorare una situazione che già presentava problemi da risolvere e situazioni da migliorare.

Il Governo ha già reso noto che non accetterà ulteriori emendamenti e le possibilità di nuove rettifiche della Finanziaria sono davvero ridotte. Vittime dei tagli saranno non solo le comunità ospitanti, già in situazioni pericolanti, ma la qualità del servizio e quindi la comunità. Per contrastare questa importante questione è nato un sito internet che invita le associazioni, tutto il terzo settore, i politici, gli enti locali, i gruppi di volontariato, le università e le cooperative a firmare la petizione on-line per la salvaguardia del servizio civile. Scopo dell’iniziativa è ottenere emendamenti alla legge finanziaria che diano al Servizio Civile Nazionale nel 2009 le stesse risorse del 2008 e che vengano oltrepassati gli impieghi improduttivi di risorse statali fino ad oggi esistenti.

 

Per approfondire: i tagli previsti nella Finanziaria 2009

I funerali della cooperazione – 31 ottobre 2008

Finanziaria: allarme della cooperazione – 5 settembre 2008

Fonte: Nigrizia