G8: «VERTICE DELL’IPOCRISIA» DENUNCIANO LE ONG

Si è concluso Vertice dei G8 di Heiligendamm e numerose associazioni ne denunciano l’ipocrisia: «Il G8 da una parte promette fondi per la lotta alle pandemie in Africa dall’altra rende i farmaci sempre più costosi e si impone ai paesi emergenti di rafforzare i brevetti sui farmaci con l’inevitabile risultato che le cure salva-vita avranno prezzi inaccessibili per milioni di persone» – riporta un comunicato di Medici senza Frontiere (Msf).

L’annuncio dello stanziamento di 60 miliardi di dollari da parte dei G8 «è stato infatti preceduto da una decisione meno pubblicizzata, che mira a imporre ai Paesi emergenti limiti più stringenti alla produzione di farmaci in grado di fare concorrenza a quelli delle multinazionali occidentali. Paesi come l’India, il Brasile e la Tailandia sono importanti produttori di versioni generiche di alcuni farmaci essenziali ampiamente utilizzati nei paesi in via di sviluppo» – nota Msf. Sebbene India, Brasile e Tailandia producano questi farmaci nel rispetto delle regole internazionali sul commercio, questi Paesi sono oggetto di pesanti ritorsioni commerciali e di azioni legali da parte delle Big Pharma. «Ora il G8 di Heiligendamm ha deciso di creare un nuovo meccanismo per rafforzare ancora di più i brevetti nei Paesi emergenti, a tutto vantaggio dei profitti delle grandi multinazionali e a danno della salute di milioni di persone nel mondo» – afferma Msf.

Stamane, un comunicato di ActionAid segnalava che «i 60 miliardi di stanziamenti del G8 non rappresentano nuovi impegni, sono semplicemente quelli già presi a Gleaneagles». Ieri, infatti, i leader del G8 avevano raggiunto un accordo per destinare 60 miliardi di dollari di aiuti complessivi per la lotta all’Aids e alla tubercolosi in prevalenza per l’Africa. La metà della somma, 30 miliardi di dollari, sarà messa a disposizione dagli Stati Uniti, il resto dagli altri sette paesi del G8. L’impegno di 60 miliardi di dollari assunto dai G8 non soddisfa gli Obiettivi delle Nazioni Unite fissati per allargare il trattamento di lotta alle epidemie.

Anche ManiTese e CRMB denunciano che «il nebuloso nuovo impegno di accordare finanziamenti per 60 miliardi di dollari per la lotta all’Hiv/Aids senza un obiettivo temporale ricicla per metà impegni già presi dall’esecutivo americano fino al 2013. I tre miliardi in più ogni anno rispetto agli impegni già presi da parte degli altri governi, tra cui quelli europei, sono insufficienti per far fronte all’emergenza umanitaria dell’Aids e delle altre pandemie». «La Presidenza europea, con l’ossessione per il libero commercio, gli investimenti e la proprietà intellettuale, ha tristemente trascurato il grido di allarme dell’Africa» – aggiunge la nota.

«Amara delusione per gli impegni che ci aspettavamo prendessero i G8 per lo sviluppo dell’Africa» – afferma l’Associazione ONG italiane. «Per l’Africa gli 8 Governi più potenti hanno pensato solo agli investimenti, ben 3 capitoli dedicati nel documento finale, ma niente per gli Aiuti allo sviluppo a beneficio delle popolazioni africane. Rimangono le buone intenzioni di fare di più ma già da due anni sono completamente disattese e dimenticate. Prova ne è il fatto che dal 2005 al 2006 l’APS dei paesi donatori a livello mondiale è sceso del 5,1%. 8 miliardi di dollari in meno in un anno, questo significa che non solo il G8 è fermo, ma che stanno tornando indietro. L’Africa viene tenuta in considerazione solo come campo di conquista degli investitori globali» – nota l’associazione.

Per quanto riguarda il commercio internazionale «ci aspettavamo una dichiarazione politica forte per sbloccare il negoziato commerciale internazionale» – afferma Sergio Marelli, Direttore Generale di Volontari nel mondoFocsiv – «e invece ritroviamo nel comunicato delle dichiarazioni inconsistenti senza nessuna scadenza che ne supporti la credibilità». «Continuiamo a chiedere un’assunzione di responsabilità da parte delle grandi economie industrializzate sui grandi temi globali tra cui la lotta alla povertà nel mondo deve rimanere una priorità altrimenti gli Obiettivi di Sviluppo del Millennio saranno disattesi per mancanza di volontà politica, come il vertice appena concluso dimostrare» – conclude Marelli.

Sembra che l’unico risultato positivo sia perciò l’impegno dell’Italia a stanziare 400 milioni di dollari l’anno per i prossimi dieci anni in favore della lotta all’Aids. «La conferma avuta da parte del Presidente Prodi dello stanziamento da parte dell’Italia di 400 milioni di dollari l’anno per i prossimi dieci anni in favore della lotta all’AIDS è un segnale di un’inversione di tendenza nell’impegno italiano nella lotta all’Aids» – evidenzia oggi un comunicato di ActionAid. «Auspichiamo che questo impegno possa essere sostenuto dall’iniziativa parlamentare e che quindi queste risorse possano concretamente essere allocate a partire dalla prossima legge finanziaria». L’Italia – ricorda ActionAid – ha stanziato tra il 2000 e il 2006 per la lotta all’HIV poco più di 300 milioni di euro e, nel quadro degli impegni europei per la lotta alla povertà, si è impegna a destinare lo 0,51% del Pil all’aiuto pubblico allo sviluppo, cioè l’equivalente di 8,7 miliardi di euro all’anno a partire dal 2010. [GB]