[di Greenpeace • 19.05.03] Una nuova ricerca di Greenpeace, resa nota oggi a Bruxelles, insieme all'Organizzazione Europea dei Consumatori e all'Associazione Europea per la Salute Pubblica, rivela quanti veleni siano contenuti nei prodotti che si trovano nelle nostre case, dai tessuti alle televisioni, dai giocattoli ai cosmetici. Analizzando la polvere delle case, in diversi stati europei, sono state riscontrate numerose sostanze tossiche, alcune anche cancerogene.

GREENPEACE DENUNCIA: VELENI NASCOSTI NELLE NOSTRE CASE

Una nuova ricerca di Greenpeace, resa nota oggi a Bruxelles, insieme all’Organizzazione Europea dei Consumatori e all’Associazione Europea per la Salute Pubblica, rivela quanti veleni siano contenuti nei prodotti che si trovano nelle nostre case, dai tessuti alle televisioni, dai giocattoli ai cosmetici. Analizzando la polvere delle case, in diversi stati europei, sono state riscontrate numerose sostanze tossiche, alcune anche cancerogene. Dal 1930 ad oggi, la produzione di sostanze chimiche e’ passata da un milione di tonnellate all’anno a 400 milioni di tonnellate (EEA UNEP, 1998) e quella dell’Europa e’ pari ad un terzo della produzione mondiale. L’associazione ambientalista chiede alla Commissione Europea, che sta rivedendo il documento sulla politica chimica, di non perdere l’opportunita’ di arrivare all’emanazione di una legislazione forte. Per Greenpeace e’ necessario sostituire le sostanze altamente pericolose con alternative sicure. L’utilizzo di sostanze persistenti e bioaccumulanti può essere consentito solo previa autorizzazione per un periodo di tempo limitato e se non sono ancora disponibili alternative sicure per l’uomo e per l’ambiente. “L’inquinamento non e’ solo nell’ambiente esterno, ma anche in casa o in ufficio, dove l’europeo medio passa il 90% della vita- afferma Vittoria Polidori, responsabile campagna inquinamento di Greenpeace e’ opinione comune che l’inquinamento possa derivare dalle industrie e dal traffico stradale, ma bisogna fare attenzione a quello derivante dai prodotti di largo consumo, come giocattoli e televisori” I campioni di polvere per questa ricerca sono stati raccolti da Greenpeace in case private in Gran Bretagna, Francia, Spagna, Danimarca, Svezia e Finlandia e sono stati analizzati da laboratori indipendenti. In media ogni grammo di polvere e’ risultato contenere mezzo milligrammo di 4 sostanze pericolose. Dalle analisi qualitative sono stati identificati anche altri composti pericolosi per cui il totale di veleni che ingeriamo in casa e’ certamente superiore. Le analisi hanno rivelato sostanziali quantita’ di: alchilfenoli, composti alteranti il sistema ormonale, impiegati nei cosmetici e nei prodotti per l’igiene personale; esteri ftalici, pericolosi per il sistema riproduttivo, usati per rendere il PVC soffice, e quindi presenti in diversi beni di consumo quali giocattoli per bambini, ma anche interni delle macchine, cavi, vernici ed inchiostri; composti a base di bromo, usati come ritardanti di fiamma nei materiali infiammabili, con la proprieta’ di alterare il sistema ormonale; paraffine clorurate che possono essere cancerogene, usate nelle vernici, plastiche e gomme. Secondo i produttori, questi composti chimici, sono confinati nei beni di consumo e quindi non presentano rischi perché non vengono rilasciati nell’ambiente, ma la ricerca di Greenpeace mostra il contrario: se queste sostanze pericolose si ritrovano nella polvere, vuol dire che poi le respiriamo. Il pericolo e’ ancora maggiore per i bambini, che sono più vulnerabili agli inquinanti. “Aumentano i tumori, i disturbi al sistema endocrino e riproduttivo, ma anche asma e allergie. Tutti questi problemi hanno anche delle cause ambientali: la Commissione Europea ha riconosciuto l’inadeguatezza della vecchia politica chimica ed ora ha la possibilità di liberare i cittadini di queste sostanze pericolose, obbligando le industrie a sostituire i composti pericolosi”. La versione originale del rapporto “Consuming chemicals: Hazardous chemicals in house dust as an indicator of chemical exposure in the home” si trova su: http://www.greenpeace.org.uk/toxics.htm