[GRILLOnews • 21.10.01] Greenpeace era presente alla Marcia della Pace, con un grande striscione raffigurante una bomba nucleare che divide in due la Terra e lo slogan "Rischio nucleare, ora basta!" ha voluto  esprimere la preoccupazione per il rischio di una possibile escalation delle tensioni nella regione.

Greenpeace mette in guardia sul pericolo nucleare nella regione asiatica

Il Pakistan e’ una delle nazioni asiatiche che posseggono la bomba atomica, come la vicina India. “Il rischio che il controllo degli arsenali nucleari in questo Paese  sfugga di mano e’ oggi più che mai attuale – ha dichiarato Domitilla Senni, direttore generale di Greenpeace – per questo ritieniamo  che la immediata  ratifica del CTBT (Trattato sulla messa al  Bando dei Test Nucleari) e un piano avanzato per lo smantellamento totale delle testate nucleari debbano essere fra le priorità della comunità internazionale”. Ad oggi solo Francia e Gran Bretagna hanno ratificato il CTBT, diversamente da Stati Uniti, Russia, Cina, Israele, India e Pakistan: non essendo stato ratificato da un numero sufficiente di Paesi, non e’ quindi ancora entrato in vigore. Secondo un rapporto elaborato  dal Centro di studi ambientali dell’Università di Princeton per conto di Greenpeace, le armi nucleari attualmente in possesso del Pakistan, sono quelle a fissione di uranio di prima generazione, paragonabili per potenza alle bombe sganciate su Hiroshima e Nagasaki. Per sganciare le sue testate nucleari, dispone di aerei di produzione americana (F-16), missili con gittata di 30 o 300 chilometri acquistati dalla Cina (M-11, Haft 3) e missili dalla Corea del Nord (Ghauri e Shaheen). Questi ultimi, sperimentati una volta sola, hanno una gittata compresa tra 750 e 2000 chilometri. Un arsenale che  passerebbe sotto il controllo delle fazioni integraliste qualora queste andassero al potere in Pakistan.Il Pakistan ha iniziato a dotarsi di armi nucleari nei primi anni ’70, mentre i primi test atomici indiani risalgono a maggio ’74. I loro programmi trovarono inizialmente difficoltà per le pressioni statunitensi, cadute però nel ’79 con l’occupazione sovietica dell’Afghanistan, quando gli Stati Uniti finanziarono massicciamente il Pakistan, fornendo anche armamenti.A metà degli anni’80 il Pakistan ha prodotto uranio arricchito adatto per essere impiegato nelle bombe atomiche.L’ultimo test atomico, condotto nel ’98, ha sprigionato, secondo fonti pakistane, una potenza di 40 chilotoni, mentre fonti indipendenti parlano di 5-10 chilotoni massimo. In ogni caso, si parla dello stesso potenziale che ha distrutto Hiroshima e Nagasaki. Si stima che il Pakistan disponga attualmente di 60-70 testate nucleari, ma altre 35 potrebbero essere prodotte grazie all’uranio arricchito prodotto negli ultimi anni.Greenpeace sottolinea che e’ difficile che il Pakistan rinunci alle armi nucleari se l’India non farà altrettanto, ed il governo indiano ha vincolato la propria  politica a quella delle altre potenze nucleari.