«IL TRAMONTO DELLO SVILUPPO ECONOMICO: COME DECRESCERE BENE E CON CALMA». INCONTRO CON SERGE LATOUCHE A VERONA, VILLAFRANCA E BASSANO


É in arrivo a Verona l’economista e filosofo francese Serge Latouche. Invitato dal Movimento Nonviolento di Verona e dalla Comunità Emmaus di Villafranca, mercoledì 22 ottobre 2008, alle ore 18, nella Chiesa di San Nicolò all’Arena, proporrà nella città scaligera una riflessione sulla decrescita, sul presente e il futuro dell’umanità. Con lui sarà presente anche l’autore di «Ozio, lentezza e nostalgia. Decalogo mediterraneo per una vita più conviviale» Christoph Baker, filosofo-visionario e scrittore. Tema dell’incontro: «Il tramonto dello sviluppo economico: come decrescere bene e con calma».

Serge latouche«Dobbiamo liberare l’immaginario, reso schiavo da un feticcio portatore di sventure: la parola sviluppo. Bisogna dire ai politici che, rinunciando alla mistica della crescita, non perderanno elettori, al contrario. Far capire alla gente che, scegliendo la decrescita, non torneranno all’età della pietra, ma solo alla gioia di vivere. I poteri forti ci ricattano, tengono in ostaggio la nostra immaginazione. Ci dicono che con la decrescita scenderà su di noi la tristezza di un’infinita quaresima. Non è vero niente. Invertire la corsa ai consumi è la cosa più allegra che ci sia», sottolinea Latouche.

Gli fa eco Baker: «Il lavoro è diventato una condanna, dentro un sistema che fa del profitto e del consumo gli unici scopi della vita. La velocità e l’arrivare primi sono diventati un mito distruttivo. Le persone non hanno più tempo per le emozioni, i sentimenti, le relazioni, il pensiero, la memoria, la festa, la vita! Non è assurdo tutto questo? Non ci si dovrà liberare, ritornando a quei ritmi che la natura suggerisce?».

Interrogativi che si incrociano e fondono con il motto «Lentius, profundius, suavius» annunciato dal politico nonviolento, scrittore e giornalista italiano Alexander Langer, che quando era in vita sosteneva che «al posto del motto olimpico diventato legge suprema ed universale di una civiltà in espansione illimitata ,”citius, altius, fortius»” (più veloce, più alto, più forte), bisognerebbe che tutti avessimo altri  punti di riferimento: la lentezza, l’essere più profondi e più dolci».

L’incontro del 22 ottobre è aperto a tutti. «Abbiamo scelto l’orario pomeridiano per favorire la presenza dei giovani, degli anziani, di chi ha impegni familiari» sottolineano gli organizzatori. La chiesa di San Nicolò è situata dietro l’Arena di Verona, «ed è meglio raggiungerla a piedi o in bici, che è già un modo per entrare nel vivo della decrescita».

Sempre in provincia di Verona, Latouche terrà due incontri, aperti a tutti, martedì 21 ottobre: dalle 10,15 alle 13 presso il Liceo Fracastoro di Verona (Via Moschini 11/A), con un intervento sul tema «Il bene e la felicità  possono compiersi con costi minori?», e alle ore 21 presso la sala «Marco Tosoni», sede del Gruppo Industriale Tosoni, in via Postumia a Villafranca. Tema: «Decrescita: diritti umani e sviluppo economico».

Segnaliamo, infine, che Latouche sarà ospite dell’Associazione Macondo a Bassano del Grappa (Vi), venerdì 24 ottobre, alle ore 20.30 presso l’Istituto Graziani (sala Auditorium – via Cereria, 1), dove dialogherà con i presenti sul tema «La sfida della decrescita».

Per informazioni:

– Movimento Nonviolento – via Spagna, 8 – Verona – Tel. 045.8009803 – Fax 045.8009212 – sito: www.nonviolenti.org

– Liceo Fracastoro di Verona (Tel. 045.8348772)

– Gruppo Industriale Tosoni di Villafranca (Tel. 045.6331111)

– Associazione Macondo – www.macondo.it