[GRILLOnews • 12.02.04] La riscoperta della bicicletta come alternativa all'automobile ha indotto molte amministrazioni ha confrontarsi con i problemi del traffico ricercando nuove strategie. Città all'avanguardia Ferrara, Parma, Reggio Emilia, ma tra le grandi città anche Milano ha fatto i primi positivi passi. Maglia nera è Torino, città dimenticata e decadente, sempre più schiacciata da un inquinamento da record e dalle false promesse di un disastro ecoambientale chiamato Olimpiadi invernali del 2006...

LA PROVINCIA DI VENEZIA ISTITUISCE IL BIKE OFFICE

La riscoperta della bicicletta come alternativa all’automobile ha indotto molte amministrazioni ha confrontarsi con i problemi del traffico ricercando nuove strategie. Città all’avanguardia Ferrara, Parma, Reggio Emilia, ma tra le grandi città anche Milano ha fatto i primi positivi passi. Maglia nera è Torino, città dimenticata e decadente, sempre più schiacciata da un inquinamento da record e dalle false promesse di un disastro ecoambientale chiamato Olimpiadi invernali del 2006.
Uno studio recente sugli spostamenti su breve distanza, finanziato dall’Unione Europea ha infatti evidenziato che il 30% dei tragitti effettuati in automobile copre distanze di meno di 3 km ed il 50% è inferiore ai 5 km.
Tali distanze, vantaggiosamente coperte dalla bicicletta, indicano che favorendo l’uso della bici è possibile sostituire l’automobile per una parte importante della domanda contribuendo al rispetto degli accordi internazionali per la riduzione dei gas per l’effetto serra e degli obiettivi europei e nazionali sulla qualità dell’aria.
Ma il ruolo della bicicletta, e la sua potenzialità, non deve essere trascurato nemmeno per quel che riguarda le attività di svago, del tempo libero e più in generale per tutte quelle attività che rientrano nel concetto più ampio di turismo sostenibile.
L’Assessorato alle Politiche Ambientali della Provincia di Venezia, ha iniziato ad affrontare il tema della mobilità ciclabile sia dal punto di vista ambientale, culturale e turistico, che per gli aspetti progettuali e realizzativi. A tale riguardo il censimento delle piste ciclabili nel territorio provinciale, ha messo in evidenza una realtà disomogenea, ove accanto a Comuni dinamici e attenti alla questione della mobilità sostenibile ve ne sono altri il cui livello di coinvolgimento e l’attività nel settore è pressoché nulla.
Per sviluppare la ciclabilità in sintonia con obiettivi di riqualificazione ambientale del territorio , con l’offerta d’itinerari turistici alternativi e, più in generale, a garanzia della sicurezza dei cittadini in ambito urbano, era necessario che l’Ente Provincia di Venezia si ponesse come elemento catalizzatore ed ordinatore degli interventi da attuare in tutto il territorio provinciale.
Cogliendo le indicazioni contenute nel manuale della Comunità Europea dal titolo “Città per la bicicletta, città dell’avvenire” che riteneva condizione indispensabile per una efficace politica di promozione dell’uso della bicicletta la costituzione di un ufficio ad hoc, l’amministrazione provinciale della città lagunare ha istituito, presso l’assessorato alle Politiche Ambientali, un Bike Office per la Mobilità Sostenibile con il compito di coordinare le attività dei vari assessorati, di avviarne di nuove cercando di porsi come punto di riferimento per i Comuni della provincia che intendano sviluppare, in qualsiasi forma, la mobilità ciclistica nel loro territorio.
Tra le prime iniziative attivate dal nuovo ufficio vi sono quelle di ideazione di una collana di itinerari naturalistici da effettuarsi in bici attraverso straordinari e poco conosciuti ambienti delle terre di Venezia. Attualmente sono disponibili i primi tre pieghevoli relativi agli itinerari “lungo il Muson”, “nel Parco fluviale del Lemene – Reghena e dei Laghi di Cinto” e quello più recente “dalla Brenta all’Adige per i vecchi canali”. Altri due pieghevoli saranno realizzati nel corso dell’anno. E’ allo studio, inoltre, attraverso la collaborazione degli assessorati al Turismo e alle Politiche Ambientali, la realizzazione di una specifica cartina per cicloescursionisti, il cui primo prodotto si riferirà alla Riviera del Brenta ed il secondo al territorio del miranese.
Parallelamente è stata avviata, in collaborazione con Trenitalia Veneto, un’interessante iniziativa di promozione del treno+bici dal titolo “Treni & Bici nelle Terre di Venezia” che ha già visto nella prima uscita, lungo la Riviera del Brenta, la partecipazione di oltre 350 persone. Si tratta di 4 uscite che prevedono l’uso del treno, con le bici al seguito del viaggiatore, per raggiungere località della provincia altrimenti non raggiungibili solo con la bicicletta. Le prossime iniziative sono previste per il 12 maggio con un itinerario lungo il Piave, il 2 giugno lungo il Livenza e il 16 giugno con destinazione l’oasi WWF di Alvisopoli. In tutte le uscite la provincia metterà a disposizione delle guide naturalistiche per una approfondita conoscenza dei luoghi.
Per quel che riguarda la ciclabilità urbana, e più in generale la ciclabilità non turistica, è alla fase conclusiva la seconda parte del censimento degli interventi realizzati, progettati e previsti a medio termine da parte di Comuni e Provincia. Si tratta di un’analisi puntuale che servirà a capire sia l’entità degli interventi e i relativi finanziamenti, sia la relativa qualità progettale, al fine di pianificare al meglio gli interventi futuri.

Bike Office per la Mobilità sostenibile
via della Rinascita 156, Marghera (VE)
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