L’ABBRACCIO A CUBA TRA PAPA FRANCESCO E IL PATRIARCA ORTODOSSO RUSSO KYRIL

[Enrico Turrini – 20.03.2016] L’incontro a Cuba del 12 febbraio 2016 tra Papa Francesco e il Patriarca della Chiesa ortodossa russa Kyril all’aeroporto dell’Avana ha un significato particolare avendo dato l’avvio, dopo quasi un millennio di incomprensioni, a un concreto riavvicinamento tra cattolici e ortodossi, in maniera dolce e serena.

Perché tutto ciò è avvenuto a Cuba? I due interlocutori hanno espresso l’opinione che questo Paese ha una particolare capacità di promuovere l’unione tra differenti gruppi sociali e religiosi ed era quindi il luogo adatto per un incontro di riconciliazione. Infatti, il popolo e il governo cubani hanno appoggiato questo avvenimento con tutto il cuore, con estrema sensibilità e delicatezza. Francesco e Kyril hanno conversato per due ore, facendo dei grandi passi avanti nella direzione corretta. Al termine dell’incontro Kyril ha sottolineato l’importanza dei risultati raggiunti, che permetteranno alle due chiese di cooperare concretamente per promuovere la pace e perché si rispetti sempre più in tutto il Mondo la vita umana.

Francesco ha espresso la gioia di sentirsi ora fratelli e di camminare insieme in direzione di una vera unità, aggiungendo che non partirà senza esprimere un grande ringraziamento a Cuba, a tutto il popolo e al suo Presidente Raul Castro, con la convinzione che questo Paese, continuando così, potrà essere considerata la capitale dell’unità. Inoltre il Papa in un messaggio inviato al Presidente cubano viaggiando verso il Messico, dopo l’incontro con Kyril, ha scritto: «Desidero ringraziarla per la sua generosa ospitalità durante la mia breve permanenza a Cuba, che mi ha dato l’opportunità di ricordare la calda ed affettuosa accoglienza che il popolo cubano mi offrì il passato mese di settembre. In particolare desidero ringraziare lei e il suo Governo per aver reso possibile l’incontro con Kyril. Si è trattato di una riunione importante dalla quale spero che escano molte cose buone. Non si può stare lontani dal cammino del dialogo… Se desideriamo raggiungere la pace per la riconciliazione di tutte le persone di buona volontà. Assicuro a lei e all’amato popolo di Cuba, che sta nel mio cuore, che pregherò per voi e, per piacere, anche voi pregate per me».

Si comprende da queste parole l’impegno con cui i cubani hanno appoggiato la realizzazione di questo incontro tanto significativo. Desidero quindi concludere esprimendo l’opinione che queste realtà, delle quali posso rendermene conto con maggiore chiarezza per le mie lunghe permanenze a Cuba con la compagna della vita Gabriella, ci devono aiutare a comprendere sempre più che le frequenti posizioni critiche del mondo capitalista nei confronti di Cuba sono totalmente assurde e che in un momento di frequenti atti di incomprensione, scontri politici, violenze, attacchi armati e sofferenze tremende in tanti Paesi del mondo, quest’isoletta è un piccolo ma forte segnale in direzione della pace e della concordia, un’isoletta che ci può aiutare a impegnarci nel prendere il cammino corretto.

Enrico Turrini


Enrico Turrini
, fisico di origine trentina, già componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti di Monaco di Baviera (Germania), dove vive. E amico di GRILLOnews.