Periferia di Milano, metà del 2000. La polizia fa irruzione in una stanza d’albergo trovando un cittadino di origine ucraina (ma con passaporto israeliano e documenti di altre nazioni) circondato da droga, diamanti e prostitute. Le indagini raccolgono una serie di prove schiaccianti sulle sue responsabilità nel traffico di armi internazionale: su tutte la massiccia fornitura di fucili, pistole e mitragliatori ai ribelli del RUF in Sierra Leone. Un paese dilaniato dalla guerra civile e per cui è in vigore un embargo internazionale. Eppure nel 2002 la magistratura è costretta a rilasciare il trafficante per “mancanza di giurisdizione”, in quanto l’accertata compravendita di armi non le ha viste transitare sul territorio italiano… [ leggi l’articolo ]
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