[Lega per l'Abolizione della Caccia • 03.03.04] Sono veneti gli onorevoli che hanno demolito il progetto originario del DDL, dando l’immunità per i maltrattamenti agli animali a cacciatori, pescatori, allevatori, circensi, vivisettori, trasportatori, zoo. La LAC, Lega per l'Abolizione della Caccia Sezione del Veneto, La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli Delegazione del Veneto), l'ADAA (Associazione Difesa Animali Ambiente del Veneto) e Centopercentoanimalisti di Padova reputano quanto resta della nuova proposta di legge sui maltrattamenti degli animali, dopo le modifiche di Camera e Senato, un inaccettabile arretramento culturale e legislativo del nostro paese, un vero e proprio favore reso agli interessi economici legati allo sfruttamento degli animali...

LEGGE SUL MALTRATTAMENTO DEGLI ANIMALI. «SE APPROVATA PORTERA’ L’ITALIA INDIETRO DI 20 ANNI»

Sono veneti gli onorevoli che hanno demolito il progetto originario del DDL, dando l’immunità per i maltrattamenti agli animali a cacciatori, pescatori, allevatori, circensi, vivisettori, trasportatori, zoo. La LAC, Lega per l’Abolizione della Caccia Sezione del Veneto, La LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli Delegazione del Veneto), l’ADAA (Associazione Difesa Animali Ambiente del Veneto) e Centopercentoanimalisti di Padova reputano quanto resta della nuova proposta di legge sui maltrattamenti degli animali, dopo le modifiche di Camera e Senato, un inaccettabile arretramento culturale e legislativo del nostro paese, un vero e proprio favore reso agli interessi economici legati allo sfruttamento degli animali. Il testo attuale, che conserva ormai solo una piccola parte degli elementi positivi e innovativi del testo iniziale, porterà ad un sostanziale peggioramento della normativa per la maggior parte degli animali, con la conseguente riduzione della loro tutela, e ad una drastica riduzione delle possibilità di intervento da parte della vigilanza volontaria delle associazioni. Infatti tale legge: 1) MANTIENE l’impostazione approvata al Senato che considera oggetto di tutela non l’animale come portatore di diritti ma “il sentimento per gli animali” provato dall’uomo. 2) DISTINGUE i reati a danno degli animali in reati più gravi (uccisioni, combattimenti, maltrattamenti o sevizie), puniti pesantemente in qualità di delitti, e reati meno gravi (abbandono di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura e che provochino gravi sofferenze), che vengono in tal modo assurdamente separati dal concetto di maltrattamento e puniti con semplici contravvenzioni; 3) LIMITA l’applicazione delle norme ai soli animali da affezione detenuti da privati, escludendo esplicitamente ogni loro applicazione in materia di caccia, pesca, allevamento, trasporto, macellazione, sperimentazione scientifica (leggasi vivisezione), attività circense, giardini zoologici e in tutti i casi previsti da leggi speciali sugli animali. Nella caccia ad esempio ritornerà lecito l’uso legittimo degli zimbelli, uccelli (spesso anche feriti) legati per coda, zampe, collo e strattonati tramite fili sottili. La ‘chiusa’ ai richiami vivi, che prevede il loro spennamento a vivo e detenzione al buio, potrà essere fatta senza problema e potranno essere usate mini gabbie per i richiami vivi. 4) mantiene solo un’UNICA NORMA ancora applicabile a tutti gli animali, punita però come semplice contravvenzione: la detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura, che deve essere ANCHE produttiva di gravi sofferenze, cosa difficilmente dimostrabile (in questo caso, inoltre, non sono più previste né aggravanti né la confisca degli animali l’attuale articolo 727 c.p.); 5) PERMETTE di autorizzare feste e manifestazioni che utilizzano animali vivi anche se queste comportano strazio o sevizie agli animali, poiché su richiesta delle regioni tali manifestazioni potranno essere escluse dalla nuova normativa per la loro importanza “storico-culturale” ; 6) LIMITA le possibilità di intervento delle guardie zoofile delle associazioni ai soli maltrattamenti di cani e gatti detenuti da privati; 7) introduce l’IMMUNITA’ per il reato di maltrattamento animali per cacciatori, pescatori, allevatori, trasportatori, macellai, vivisettori, circensi, proprietari di giardini zoologici.
L’esclusione dai reati più gravi della gran parte degli animali snatura completamente il significato di rispetto per ogni essere vivente, che dovrebbe essere connaturato a una moderna normativa in difesa degli animali. Invece tutti quegli animali che sono considerati oggetti, merce di scambio, macchine per gli interessi economici di allevatori, pellicciai, vivisettori, cacciatori e pescatori in tal modo verranno ancor meno tutelati dalle terribili crudeltà perpetrate quotidianamente ai loro danni. Pur considerando gli elementi positivi rimasti nella proposta di legge, come l’elevazione del reato di maltrattamento da contravvenzione a delitto, le norme specifiche per i combattimenti di animali ed il divieto relativo alle pellicce di cani e gatti, le pesanti limitazioni che essa presenta ci fanno pensare alla volontà di dare un repentino colpo di spugna ai risultati fin qui ottenuti dalla giurisprudenza in materia, grazie anche alle lunghe lotte sostenute dal movimento protezionista negli ultimi 20 anni!
Non possiamo condividere che la maggiore tutela per i maltrattamenti “privati”, cioè quelli in massima parte rivolti verso gli animali da affezione, a scapito di un peggioramento per tutti gli altri animali, possa essere accettata da alcune grandi associazioni animaliste come ragione sufficiente per sostenere l’approvazione di un simile sgorbio giuridico.
Auspichiamo pertanto che la nuova legge non venga approvata in questa forma e che venga ripresa la discussione sul testo licenziato alla Camera, in modo che l’Italia possa finalmente dotarsi di una legge moderna e culturalmente avanzata, al passo con l’Europa e nel totale rispetto della natura.
Ha dichiarato Andrea Zanoni della LAC Lega Abolizione Caccia: ‘Questa legge è il frutto dei tagli e modifiche volute in particolare dal mondo venatorio e degli allevatori, effettuate grazie ai pressanti interventi in diverse sedi degli Onorevoli vicentini Luigino Vascon della Lega Nord e Sergio Berlato di AN, noti paladini ed esponenti del mondo venatorio più estremista. Questa legge se approvata darà vergognosamente l’immunità per il reato di maltrattamento animali a cacciatori, allevatori, proprietari di zoo, vivisettori, trasportatori, circensi, pescatori’.

LAC Lega Abolizione Caccia Sezione del Veneto
www.lacveneto.it

LIPU Lega Italiana Protezione Uccelli Delegazione Veneto
www.lipuverona.org

ADAA Associazione Difesa Animali e Ambiente Veneto
www.adaweb.org

CENTOPERCENTOANIMALISTI Padova
www.centopercentoanimalisti.com