[GRILLOnews.it – 14.09.2010] «Dacci oggi l’acqua quotidiana» è la lettera pastorale che mons. Luis Infanti ha dedicato all’oro blu e ai «profondi motivi e interessi sociali, etici, politici, religiosi, culturali, economici» che si intrecciano attorno a questo indispensabile elemento. Un j’accuse alla privatizzazione e alla mercificazione dell’acqua…Luis Infanti della Mora
DACCI OGGI LA NOSTRA ACQUA QUOTIDIANA
Un vescovo in Patagonia a difesa del creato
Anno 2010 – pagg. 128
EMI (Editrice Missionaria Italiana)
euro 10,00 – acquista il libro online
ISBN 9788830719385
«Dacci oggi l’acqua quotidiana» è la lettera pastorale che mons. Luis Infanti ha dedicato all’oro blu e ai «profondi motivi e interessi sociali, etici, politici, religiosi, culturali, economici» che si intrecciano attorno a questo indispensabile elemento. Un j’accuse alla privatizzazione e alla mercificazione dell’acqua, che nella diocesi di Aysén, in Patagonia, si traduce in un drammatico progetto di cinque grandi dighe.
Acque pure e cristalline, ghiacciai e cascate, fiumi maestosi e foreste ricche di biodiversità… Sono le meraviglie naturali dell’Aysén, nella Patagonia cilena. Proprio là, un vescovo in viaggio si ferma un giorno in una stazione di servizio. E constata che un litro d’acqua minerale è più caro di un litro di benzina. Fa indagini insieme ai suoi fedeli, consulta esperti, collabora con le associazioni impegnate nella salvaguardia della natura e dell’acqua, bene comune.
Intorno alla ricchezza idrica della Patagonia si sono formati interessi economici enormi. Esiste un progetto di megadighe idroelettriche (che vede coinvolta anche l’italiana Enel). I ghiacciai già vengono venduti alle multinazionali dell’acqua in bottiglia. Ma chi ne beneficerà, alla fine? Certamente non i patagoni e la loro straordinaria regione, riserva di vita per il pianeta. Ed è un problema che riguarda ogni paese, sostiene l’Autore: fino a che punto è lecito trasformare il Creato in mercato?
Questo libro è una lettera pastorale impegnata su tutti i fronti, da quello dell’analisi e della denuncia a quello teologico e spirituale. Perché il tempo presente richiede una comprensione rinnovata del nostro stare nel Creato.
L’AUTORE
Luis Infanti della Mora è vescovo del vicariato apostolico dell’Aysén. Originario di Campomolle di Teor (Ud), a 19 anni parte per il Cile. Qui termina gli studi e diventa fratello laico nell’ordine dei Servi di Maria. Ordinato sacerdote in Bolivia nel 1990 su invito del suo vescovo, nel 1995 è a Coyhaique (Patagonia cilena) e tre anni dopo è chiamato a reggere il vicariato apostolico; l’anno seguente è ordinato vescovo. É membro attivo del Consiglio per la difesa della Patagonia, un cartello di organizzazioni e cittadini che si oppone a un progetto di grandi dighe nel cuore della Patagonia cilena, il movimento di protesta più vasto nella storia dei conflitti ambientali in Cile.