LIBRI. «UN’EREDITÁ CHE VIENE DAL FUTURO: DON TONINO BELLO» DI SERGIO PARONETTO

[Amedeo Tosi – 14.04.2018] Il 20 aprile 2018 papa Francesco sarà in Puglia, ad Alessano e Molfetta, città natale e sede episcopale del vescovo don Tonino Bello [Alessano (Le), 18 marzo 1935 – Molfetta (Ba), 20 aprile 1993]. Lo farà nel giorno del suo venticinquesimo dies natalis, a testimoniare in prima persona che per tutti noi don Tonino Bello è un seme, un segno, un sogno. La sua è una eredità plurale e interconnessa con l’ampia famiglia di testimoni e profeti di pace: Mazzolari, Del Vasto, Capitini, La Pira, Giovanni XXIII, Milani, Luther King, Romero, Garcia Villas, Turoldo, Balducci, Mayr, Langer, Giovanni Paolo II, Bettazzi e papa Francesco.

Come scrive Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, nella sua Prefazione al testo di Sergio Paronetto «Un’eredità che viene dal futuro: don Tonino Bello» [Editrice La Meridiana, 2018]: «Dobbiamo ringraziare di cuore Sergio Paronetto per queste pagine che, raccolte con intelligenza e passione, ci aiutano ad ascoltare e capire con sempre maggiore profondità don Tonino. Il suo libro è un invito a lasciarci conquistare il cuore dalla ferma risolutezza di questo profeta, dal suo coraggio per vincere il nemico dell’uomo, dalla sua poesia che aiuta a vedere e toccare il prossimo, dalla sua contemplazione che ci permette di scegliere per non restare indifferenti e per aprire gli occhi sulle realtà di Dio, quelle del cielo e quelle della terra».

Sergio Paronetto è stato per quarant’anni insegnante di Letteratura italiana e Storia nelle scuole superiori di Verona, dove ha curato attività di educazione alla pace.
In gioventù, tra il 1971 e il 1973, ha svolto il servizio civile alternativo al militare con un gruppo di volontari di Cooperazione Internazionale nella provincia di Riobamba, in Ecuador. L’obiezione di coscienza gli viene suggerita dalla testimonianza di Primo Mazzolari, di Lorenzo Milani e di Martin Luther King. In Ecuador opera in un primo tempo nella selva amazzonica presso gli indigeni shuar e poi sulla Cordigliera assieme al vescovo degli indios quechua, Leonidas Proaño, con il quale collabora in programmi di alfabetizzazione secondo il metodo del pedagogista Paulo Freire.
Sergio Paronetto negli anni ’80 ha ricoperto il ruolo di consigliere comunale a Verona, ed ha successivamente partecipato alle iniziative venete promosse dall’Appello «Beati costruttori di pace» e al Coordinamento veronese «Nella mia città nessuno è straniero». Tra il 1995 e il 1997 ha coordinato il «Tavolo delle religioni» del «Municipio dei popoli» di Verona. Collaboratore delle riviste «Mosaico di pace» e «Note mazziane», Paronetto ha aderito negli anni ’90 a Pax Christi Italia, ricoprendo anche incarichi nazionali.
Fra le sue pubblicazioni: «Poteri profondi. Verona segreta nei misteri d’Italia» [Kappa Vu, 1996], «La nonviolenza dei volti. Forza di liberazione» [Editrice Monti, 2004], «Tonino Bello, maestro di nonviolenza» [Edizioni Paoline, 2012], «Pace nuovo umanesimo» [ Cittadella Editrice, 2015].

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