MUSIC REKK!

Il termine wolof Rekk non ha un’esatta traduzione in italiano, è  piuttosto  un  rafforzativo,  e  l’abbiamo associato  al  più “internazionale” Music per formulare il nostro messaggio e liberarlo nel cielo su di un aquilone: Music Rekk!

Altra Musica              

Per Altra Musica intendiamo quella dei musicisti che interpretano la musica innanzitutto come un’arte, che sanno fermare il tempo per esprimere un messaggio o un sentimento, interpretare una tradizione, si tratti di ringraziare il Creatore o di sviluppare il dialogo con l’arte dei padri (e delle madri). Consapevoli e per quanto possibile liberi dai condizionamenti del profitto a tutti i costi col suo corollario di mode, umori dei dj, spot pubblicitari, esche dell’industria degli strumenti musicali. Musica suonata con strumenti che talvolta sono preziosi esempi d’alta liuteria, ma più spesso sono geniali espressioni d’arte povera. Registrata nei luoghi da cui trae ispirazione e nei momenti comunitari in cui vive, con apparecchiature essenziali e agili per poter cogliere l’attimo magico. Musica senza sofisticazioni dove le imperfezioni rimangono parte integrante di un gesto artistico vivo e compiuto. Musica che sa narrare, condividere storie di vita. Musica viva. Musica solidale.

http://www.musicrekk.org/ : è il nostro sito che vi invitiamo a visitare per avere tutte le informazioni sulle musiche che presentiamo, per conoscere le storie di ogni singolo Cd, il gruppo di lavoro che opera e il suo spirito. E naturalmente per inviarci le vostre idee e suggerimenti, per aiutarci a migliorare. 

Solidali ed Equi

Music Rekk offre agli artisti l’opportunità di registrare gratuitamente il loro repertorio. Successivamente La Tortuga (www.latortuga.net), nata per promuovere il commercio equo e solidale tra nord e sud del mondo, sostiene le spese di produzione e distribuzione del Cd.

La solidarietà si esprime inoltre riconoscendo ascolto informato e quindi dignità al patrimonio culturale in cui prende forma l’atto artistico musicale e, contemporaneamente il diritto dei musicisti ad un equo compenso per il proprio lavoro.

Equo: per ciascun Cd la royalty agli artisti è calcolata e anticipata sul numero di copie stampate (e non su quello di copie vendute com’è pratica corrente e penaliz-zante per i musicisti).

Questo garantisce sempre un introito minimo agli artisti, paragonabile ad un anno di salario minimo. Superate le 5000 copie per ciascun cd verranno versati ulteriori 0.50 euro per progetti di sostegno alle comunità locali degli artisti del sud del mondo. 

Attualmente il mercato dei Cd musicali sta vivendo una fase di grande crisi: gli operatori del settore (discografici, distributori, ecc.) addossano le colpe alle varie forme di “pirateria” (scaricamento da internet, copie illegali, …) sempre più praticata da tutti. In risposta si sta innalzando un altro coro di voci che denuncia piuttosto l’alto costo dei Cd oltre ad una certa omologazione della musica proposta, che si esprime nella schiacciante presenza sul mercato di prodotti anglo-americani (per di più dal carattere palesemente commerciale) a scapito delle musiche del resto del mondo; queste ultime relegate nell’indistinto calderone della cosiddetta “world music”.

Da queste premesse nasce l’idea di una collana di Cd musicali dal prezzo di vendita contenuto, calcolato sulla base dei margini minimi di sostenibilità, e che rispetti le modalità produttive e i criteri di ripartizione degli utili promossi dal commercio equo e solidale.

• Articolo segnalato da GamarJournal