NO AL POTERE, SI ALL’AMORE


Viviamo in un momento storico in cui il potere, in stretta relazione con la prepotenza, è considerato essenziale per risolvere tutti i problemi. Una realtá che purtroppo si vive in maniera eclatante in Italia. Si possono ricordare due esempi tristissimi. Uno è quello dei numerosi respingimenti dei richiedenti asilo che, secondo gli accordi siglati nel 2008 con Gheddafi, possono essere dirottati in Libia, dove subiscono maltrattamenti e torture per poi essere rinviati ai Paesi d’origine. Il secondo è quello relativo alle manovre anti-crisi del Governo, con tagli a stipendi e spese sociali senza minimamente toccare le spese riguardanti gli armamenti che, al contrario, sono in aumento.

In generale tutti i Paesi ricchi del Nord del Mondo sfruttano sempre più i Paesi del Sud, ricchi sì di risorse naturali, ma resi poveri dalla nostra prepotenza. Ci sentiamo portatori della civiltà ed esempi da imitare addirittura in campo religioso, quando in realtá viviamo spesso in modo opposto a quanto proposto ed espresso nella sua vita da Gesú, che si è rifiutato di utilizzare il potere ed ha percorso la via dell’amore.

Stiamo inoltre distruggendo poco a poco il Pianeta, sfruttando in maniera assurda tutte le sue risorse naturali. Quanto è accaduto nel Golfo del Messico con le fughe di petrolio è un esempio evidente della mentalitá del potere delle grandi multinazionali, una vera mentalitá di morte. Dobbiamo avere il coraggio di dire un chiaro no a questo tipo di potere, rifiutandolo in ogni azione della nostra vita, e dire un chiaro sì all’amore, cercando di viverlo integralmente.

Padre Ernesto Balducci, che fu Direttore delle «Edizioni Cultura della Pace», ha saputo esprimere in modo chiaro questi concetti. Nel suo libro «Il Vangelo della Pace» si trova scritto: «Noi siamo responsabili della Terra davanti al Signore, perché Egli vuole che sia una Terra di Pace… Voler la salvezza, non vuol dire entrare nei presepi delle devozioni, vuol dire prendere posizione accanto a quel ‘resto’ di umanitá di cui Dio si serve per sconfiggere i potenti».

Come possiamo impegnarci concretamente nella direzione giusta? Dobbiamo liberarci sempre piú dal desiderio di sentirci superiori rispetto a chi ci circonda, ed essere aperti all’ascolto, cercando di accogliere con gioia tutti gli stimoli positivi che ci trasmettono.

Quando constatiamo gravi errori che vengono commessi da singole persone o da gruppi, è importante esprimere il nostro dissenso non con aggressivitá ma con tutto l’amore possibile, portando argomenti convincenti che aiutino a prendere un cammino corretto.

In questo tempo in cui si cerca di far passare per giuste azioni militari, quali quelle verso l’Afganistan e l’Irak, che fomentano il terrorismo e l’odio tra i popoli, è fondamentale cercare informazioni il più possibile corrette e farsi promotori di un cammino di pace. Altrettanto importante deve essere il nostro impegno per diffondere una cultura che aiuti a comprendere che la vita del nostro Pianeta è in serio pericolo, sia per lo sviluppo delle monoculture, sia per l’utilizzo delle fonti energetiche inquinanti, fossili e nucleari, e che oggi solo percorrendo la via del Sole, ossia l’utilizzo corretto delle fonti solari totalmente pulite, si puó offrire un futuro alle generazioni che verranno.

Dunque, se sapremo liberarci sempre piú dal desiderio di essere potenti, impostando la nostra vita sull’amore verso gli altri e sulla condivisione, non ci lasceremo più spaventare dalle difficoltà, il nostro cuore si riempirà di vera gioia e potremo orientare così il nostro piccolo grano di arena nella direzione corretta.

Enrico Turrini

Enrico Turrini, fisico di origine trentina, già componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti di Monaco di Baviera (Germania), dove vive. E amico di GRILLOnews.