Per giungere ad una vera interculturalità occorre un cambiamento di mentalità e questo non può realizzarsi che attraverso azioni culturali del genere Mbonghi Africa, un festival che da 10 anni accende l’Africa profonda: significa per noi portare la nostra pietra all’edificazione di una interculturalità che vorremmo vedere espandere a macchia d’olio nei rapporti culturali mondiali.
Dai primi anni ’90 l’Italia ha visto una forte immigrazione; la risposta di alcune amministrazioni come Bassano del Grappa è stata creare un centro di prima accoglienza. Oggi i figli degli immigrati frequentano le scuole italiane. Pensiamo sia giunta l’ora di rispondere con progetti di integrazione. Infatti alcune amministrazioni come Nove, Marostica, Schiavon e Mason Vicentino hanno impegnto l’assessorato intercomunale alla Cultura dando vita ad un comitato organizzativo che ha dato alla luce, con i volontari dell’associazione, momenti di interculturalità come iniziazione alla danza e percussioni con gli Ired Africa, la mostra artistica africana, la cena congolese con il concerto di Kawi e Kabe, e animazione della e associazioni di volontariato nelle piazze. I protagonisti sono stati gli stessi africani. La prima edizione del meeting culturale africano si è svolta a Nove con MALAKI MA KONGO.
La successiva si è svolta sempre a Nove allargandosi nei paesi limitrofi di Marostica, Mason vicentino e Schiavon. Ideatore e organizzatore è una associazione di volontariato, il Circolo Arcobaleno. Essa ha coinvolto le amministrazioni comunali e altre associazioni che insieme hanno organizzato uno dei rari raduni tipici africani nelle pubbliche piazze, “Mbonghi africa”: oggi possiamo dire con successo.
La città di Marostica ha visto nel suo territorio una mostra d’arte africana con pitture tipiche e moderne, maschere in legno e oggetti tipici. L’atmosfera era accompagnata da un sottofondo di musica africana.
Interessante la presentazione culturale e sociale del Congo da parte di Massengo Mbongolo con la proiezione di un video sul territorio del Congo e il suo fiume a Schiavon. Utile è stato l’intervento dei mediatori culturali nelle scuole cittadine sull’arte e la musica africana. E’ durante il meeting che nasce l’esigenza di dar vita a dei corsi di danza e percussioni etniche per i giovani con lo scopo di conoscere il popolo nero attraverso quest’arte.
Grazie al filo di Arianna tessuto dal presidente del circolo Arcobaleno, Hugues Nkouikani, Mbonghi Africa è diventato un Festival che comprende vari generi di spettacolo, racconti, mostre d’arte ecc…; l’asse portante rimane tuttavia il teatro di concezione africana. Gli spettatori hanno così conosciuto il teatro africano, fatto di canti, ritmi, danze ed espressività. Nella prima edizione del 2001 lo spettacolo si è svolto all’aperto, intorno ad un grande fuoco, dove gli IRED Africa si sono esibiti con i tipici tamburi e le danze congolesi.
Mentre lo scorso anno oltre alla performance del popolo congolese con i loro ritmi e una breve presentazione della box dei faraoni rinnovata ha visto le danze arabe con il classica danza del ventre: “Indimenticabile la sensualità delle movenze e la bellezza delle donne: i fianchi si muovono vorticosamente in una danza “nuziale”, richiamo esplicito ed inebriante, così le spalle che roteano elegantemente. Girano compatte attorno a se stesse in armonia”. Succulenta è stata la cena tunisina con Brik e cus cus.
Con l’Informagiovani di Nove, ASSIVIP ivoriana , Circolo Arcobaleno e altre associazioni l’11 e 12 GIUGNO 2005 la proposta sarà un tuffo nell’Africa nera con i suoni della multicultuaralità. Quest’anno ci sarà una novità straordinaria la presenza di uno dei maggiori coreografi e artisti di Kinshasa, Eddy Mboyo Bofenda con il gruppo «LA SANZA» ,attori e artisti provenienti dal cuore del ritmo, il Congo. Essi ci proporranno il teatro africano con danza e musica tradizionale. Lo spettacolo è intitolato «TOYOKANA», una storia di una famiglia africana per valorizzare il ruolo della famiglia.
Programma Manghi Africa
7,18 e 19 giugno a Nove (Vi)
sotto il Palatenda dello stadio
Mbonghi Africa 2005: mostra-vendita di oggetti dell’arte e dell’artigianato dell’antica cultura africana e dell’immigrazione in genere. La mostra sarà animata dalle associazioni di volontariato.
Venerdì 17 giugno, ore 20,30
Iniziazione al tamburo e percussioni tipiche africane con due percussionisti del gruppo Les MISUSUMBI: Roland Kiminou e Denis Nzonzi.
Sabato 18 giugno alle ore 17,00
Balletto africano di bambini ivoriani e animazione di danza per bambini. (nel centro, davanti al museo). Alle ore 21,00: spettacolo teatrale di musica e danza africana con il gruppo etnico «LA SANZA» di Kinshasa , direttore artistico e regia di Eddy Mboyo Bofenda.
Domenica 19 giugno alle ore 20,00
Presentazione della Box dei Faraoni Rinnovata, con il campione mondiale Yousuf e il suo gruppo accompagnato da musica suggestiva e yoga dei faraoni. Sfilata con costumi africani. Concerto con ritmo etnico di Brazaville: les MISUSUMBI: Roland Kiminou e Denis Nzonzi.
Durante le serate seguirà cena gastronomica africana e piatti tipici dell’Africa.
Per informazioni contattareLuciano Fabris – Tel. 0424.592339 – [email protected] .