[GRILLOnews • 16.11.02] Padre Alex Zanotelli, missionario Comboniano che ha vissuto per anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya, dove sono i più poveri fra i poveri, ha incontrato nei giorni scorsi Banca Etica, la prima Banca in Italia  nata per finanziare l'economia sociale.

PADRE ZANOTELLI E BANCA ETICA

Padre Alex Zanotelli, missionario Comboniano che ha vissuto per anni nella baraccopoli di Korogocho in Kenya, dove sono i più poveri fra i poveri, ha incontrato nei giorni scorsi Banca Etica, la prima Banca in Italia  nata per finanziare l’economia sociale. «Banca  Etica  è  un  piccolo  fiore» dice Padre Alex «ma bisogna stare attenti perché il sistema in cui viviamo è abile a trasformare qualsiasi cosa in merce. Banca Etica che tocca la finanza, cuore stesso del sistema, deve, a maggior ragione, rimanere salda ai propri principi fondatori per non perdere la sua identità». Quando  nel 1996 la Cooperativa verso la Banca Etica  raccoglieva capitale sociale tra la gente al fine di istituire l’istituto di credito, anche p.Alex è stato tra i sostenitori e, ancor oggi, nei suoi discorsi sottolinea l’importanza dell’etica nella finanza e il ruolo fondamentale di questa Banca. «E’ significativo quanta gente voglia impegnarsi. Ma oggi bisogna riflettere su temi sempre più scottanti quali la militarizzazione della finanza, con implicazioni enormi sull’economia reale; ed ancora la speculazione alla quale è legato il rischio di implosione dell’economia”. L’invito del  missionario è di creare un gruppo di lavoro composto di addetti del settore economico e persone che vengono dal mondo del sociale perché possano dare delle riflessioni sulle problematiche in campo etico; e ancora, la proposta di creare un centro studi che rifletta sull’andamento della finanza. In questo percorso Padre Alex ha sottolineato il ruolo che Banca Etica deve avere  rendendo sinergica la propria attività con il commercio equo e solidale e la bioagricoltura. «Le alternative al nostro domani» sottolinea, «devono autoprodursi dal basso». Racconta delle sue baraccopoli a Korogocho e di come, in quei luoghi, la terra stia  tornando in mano alla gente. «Ma l’importante -aggiunge- è creare una base sociale unita al fine di ricostruire la comunità».  L’intervento  di Banca Etica potrebbe essere importante proprio dove le comunità cominciano a prendere in mano il loro destino. Per informazioni su Banca Etica www.bancaetica.com