[Cristiano Morsolin* • da Lima 25.08.04] La società civile prepara il primo anniversario del Rapporto sui Diritti Umani della “Commissione della Verità”...

PERÚ. LA MEMORIA SANA, LA GIUSTIZIA RIPARA

“La memoria sana, la giustizia ripara” e’ il titolo delle iniziative preparate dalla societa’ civile peruviana per ricordare il primo anniversario della consegna del rapporto sui diritti umani elaborato dalla Commissione della Verita’ e Riconciliazione CVR (www.cverdad.org.pe ) che ha fatto luce sui crimini e le responsabilita’  di vent’anni di violazioni dei diritti umani causate da una violenza politica (i gruppi guerriglieri Sendere Luminoso e Tumac Amaru MRTA e l’esercito governativo) che ha mietuto oltre 69.000 vittime.

Domenica 22 agosto il movimento “PARA QUE NO SE REPITA” (Affinche’ non si ripeta) ha organizzato una campagna nazionale di coscientizzazione e mobilitazione per sollecitare l’attenzione dello Stato e della societa’ peruviana affinche’ si concretizzi l’applicazione delle raccomendazioni della Commissione CVR. Con l’appoggio del Coordinamento nazionale dei diritti umani CNDDHH (www.dhperu.org), del Tavolo di concertazione per la lotta contro la poverta’ e con la Defensoria del popolo, in 300 piazza di tutto il paese Andino si sono realizzate cerimonie per esporre gigantesche bandiere-manifesti con lo slogan “La memoria sana, la justicia repara”. A Lima Salomon Lerner (preside dell’Universita’ Cattolica PUCP e presidente della Commissione della Verita’ CVR) ha commentato che “le aspettative della societa’ peruviana e di coloro che hanno sofferto la violenza e che tuttavia aspettano giustizia, non sono state soddisfatte”. 

Ho scritto un reportage in spagnolo pubblicato nei giorni scorsi dall’Agenzia di Stampa ADITAL del Brasile http://www.adital.org.br/site/noticia.asp?lang=ES&cod=13551 E sono apparsi sulla stampa nazionale varie riflessioni, tra le quali sottolineo l’importante intervento di Sofia Macher, ex commissaria CVR, gia coordinatrice nazionale di CNDDHH, infaticabile militante per la difesa dei diritti umani che ha dichiarato: “Il governo Toledo non ha capito che non e’ possibile parlare di riconciliazione se non si restituisce la piena cittadinanza a tutti coloro che hanno sofferto in questi anni di conflitto armato interno. Signor Presidente, di fronte alla sua incomprensione e indolenzia dobbiamo organizzare marce e manifestazioni di fronte al Palazzo di Governo affinche’ le vittime ricevino la giusta riparazione.” Il calendario delle iniziative della societa’ civile è culminata venerdì 27 agosto davanti al Palazzo di giustizia. Padre Burns Thomas ha letto una toccante relazione presentata durante una conferenza stampa. Il testo integrale si incontra nel mio articolo in spagnolo “La memoria sana, la justicia repara” pubblicato anche in Argentina dall’agenzia ARGENPRESS. La ricerca della giustizia e della verita’ per costruire un Peru’ democratico e pluriculturale,  ha spinto un gruppo di ONG italiane che lavorano in Peru’ da 20 anni (Terra Nuova – Centro per il Volontariato (www.terranuova.org) Osservatorio Indipendente sulla regione Andina SELVAS.org (www.selvas.org), Associazione Solidarietà Paesi Emergente ASPEm (www.aspemitalia.it), Movimento Laici America Latina – MLAL Progetto Mondo (www.mlal.org), Gruppo Volontariato Civile GVC (www.gvc.it), Comunità Santo Spirito, Rivista “Amigos de Villa” – direttore Guido Sattin: http://venus.unive.it/sattin/web.htm) a sollecitare il Parlamento Italiano a chiedere l’applicazione delle raccomandazioni della CVR nei confronti del governo Toledo. Grazie ad un ponte diretto con il Senatore Francesco Martone (Verdi) (www.francescomartone.it) – ricordiamo l’appoggio alla mobilitazione internazionale in difesa del popolo di Tambogrande e dalla sua lotta contro lo sfruttamento minerario in Peru’, il governo Italiano ha approvato la risoluzione n. 2737 votata il 19 aprile scorso che impegna il Governo Italiano ad, “attivarsi in tutte le opportune sedi, bilaterali e multilaterali, per fare  sì che il governo peruviano adotti e rispetti le raccomandazioni della Cidh  e della CVR, assicurando in particolare l’indipendenza della magistratura,  tanto di quella ordinaria, quanto dei giudici incaricati di indagare sulle  violazioni commesse dai governi precedenti;  che tutte i rilevanti accordi internazionali siano rispettati dal governo  peruviano, con particolare attenzione a quelli relativi ai diritti delle minoranze indigene e per la tutela delle risorse naturali”.  In questi giorni si sta diffondendo il documento elaborato dalle ONG italiane in Peru’ che ha raccolto numerose adesioni tra cui Monica Frassoni, co-presidente del gruppo Verde al Parlamento Europeo, Vittorio Agnoletto insieme a tutto il gruppo di Rifondazione Comunista al Parlamento Europeo, Claudio Fava, europarlamentare DS, Tana de Zulueta, senatrice dell’Italia dei Valori, Tino Bedin (Margherita), vice-presidente della Commissione Diritti Umani del Parlamento, Giulietto Chiesa, parlamentare europeo e Presidente dell’Associazione “Megachip, democrazia della comunicazione” (www.megachip.info), Luisa Morgantini, neo eletta Presidente della Commissione sulla cooperazione internazionale del Parlamento Europeo, Marina Sereni, responsabile della politica estera dei Democratici di Sinistra (www.dsonline.it), ma anche varie associazioni di solidarietà impegnate in Peru’ come per esempio l’Associazione NATs di Bologna che lavora con i Movimenti NATs dei bambini e adolescenti lavoratori organizzati (NATs-Niños y Adolescentes Trabajadores nell’acronimo spagnolo) come per esempio la scuola per NATs di San Juan de Lurigancho, come Don Gianni Cesena dell’Ufficio Missionario Diocesi di Milano (www.chiesadimilano.it), Frei Joao Xerri, OP, Co-promotore Internazionale commissione “Giustizia e Pace” dell’ordine dei Dominicani a livello Mondiale, Padre Mosè Mora – missionario comboniano (www.giovaniemissione.it),  la Campagna per la Riforma della banca mondiale CRBM (www.crbm.org) che sta monitoreando gli effetti disastrosi di impatto sócio-ambientale nel progetto CAMISEA, finanziato dalla Banca Mondiale e dalla Banca Intesa (www.mancaintesa.it) e anche Sergio Marelli, presidente della Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario FOCSIV (www.focsiv.it). 

Riportiamo di seguito la versione integrale del documento delle Ong italiane sopra menzionato.

LA MEMORIA SANA; LA GIUSTIZIA RIPARA…

DOCUMENTO 

Sollecitiamo  l’applicazione delle raccomandazioni della “Comissione della Verità” (CVR) in Perù. Siamo varie organizzazioni della società civile italiana che da piu’ di 20 anni lavorano per sostenere l’effettiva democratizzazione di un Perù plurietnico e multiculturale, appoggiando sopratutto il processo di sviluppo dei soggetti piu’ emarginati come le donne, i popoli indigeni, i minori di strada e lavoratori, i settori poveri della citta’ come della Sierra andina e della Selva amazzonica. Il nostro modo di “fare cooperazione” è intenderla e praticarla come espressione di una solidarieta’ e di uno scambio tra Nord e Sud del mondo che sia spazio di cittadinanza, che sia scelta di giustizia. E’ a partire da questa prospettiva di ricerca della giustizia, che consideriamo necessario esprimere nuovamente il nostro sostegno al processo avviato dalla Commissione della Verità e della Riconciliazione – CVR. L’impegno del Parlamento e del governo Italiano Il nostro impegno in Perù nell’ambito della cooperazione internazionale ha trovato una sponda nel Parlamento Italiano che ha recentemente votato all’unanimità la relazione del Senatore Francesco Martone (Verdi), segretario della commissione Diritti Umani del Senato.La risoluzione n. 2737 votata il 19 aprile scorso considera che “è stato avviato in Perù un processo di verifica sulle violazioni dei diritti umani commesse negli anni del governo autoritario del presidente Alberto Fujimori e dai governi precedenti; che tale processo prende il nome di Comisión de la Verdad y Reconciliación e che ha l’appoggio di numerose organizzazioni sociali e civili peruviane, nonché delle principali organizzazioni internazionali di difesa dei diritti umani e delle Nazioni uniti e della Comisión interamericana de derechos humanos (Cidh)”. Si cita “…un recente rapporto, reso pubblico all’inizio di marzo 2004, che la Cidh  ha emesso una serie di raccomandazioni per il governo peruviano, in  particolare perché il procedimento avviato con la CVR sia completato entro  un tempo ragionevole e fissato, garantendo anche l’indennizzo alle vittime  di abusi e ai loro familiari”. In questo senso, il Governo Italiano si impegna ad, “attivarsi in tutte le opportune sedi, bilaterali e multilaterali, per fare  sì che il governo peruviano adotti e rispetti le raccomandazioni della Cidh  e della CVR, assicurando in particolare l’indipendenza della magistratura,  tanto di quella ordinaria, quanto dei giudici incaricati di indagare sulle  violazioni commesse dai governi precedenti;  che tutte i rilevanti accordi internazionali siano rispettati dal governo  peruviano, con particolare attenzione a quelli relativi ai diritti delle minoranze indigene e per la tutela delle risorse naturali”.  

Dibattito parlamentare sulla relazione Italia-Peru

Consideriamo opportuno riprodurre un brano dell’intervento nel dibattito parlamentare del senatore  Francesco MARTONE (Verdi Europei) che rappresenta un ponte con la realtá dell’America Latina e con il Perú (ricordiamo appoggio alla mobilitazione internazionale in difesa del popolo di Tambogrande e dalla sua lotta contro lo sfruttamento minerario).“Rispetto alle dimensioni del conflitto interno, le stime delle vittime indicate dalla Relazione Finale della CVR superano tre volte la cifra che finora si presumeva. Questo orribile saldo, maggiore delle stime indipendenti di 30 mila morti e desaparecidos della dittatura militare in Argentina, risulta essere il secondo più grave dell’America latina, dopo le 200 mila vittime della repressione della guerra civile in Guatemala. La maggioranza delle vittime viveva nelle zone rurali, tre su quattro parlavano Quechua, il 68 per  cento aveva conseguito una educazione primaria completa o incompleta.  Con questo ordine del giorno, che spero il Governo vorrà accogliere, chiediamo un impegno affinché vengano adottate dal Governo peruviano tutte le raccomandazioni, sia della Comisión interamericana de derechos humanos sia della Comision Verdad y Reconciliación, che si garantisca e assicuri il rispetto dei diritti dei popoli indigeni e per la tutela delle risorse naturali del Paese e perché il Governo italiano, appunto, trasmetta questo ordine del giorno alle autorità competenti del Governo peruviano”. Nel dibattito parlamentare,  il Sottosegretario di Stato On. Mario BACCINI ha dichiarato che “il Governo ha condotto nei riguardi dell’America centro-meridionale in generale e del Perù in particolare, una politica di diplomazia preventiva volta ad incrementare la crescita di democrazie giovani e in qualche  caso fragili. Parte di questo indirizzo di politica estera è senz’altro caratterizzato dalla negoziazione della riduzione del debito estero del Perù, convertito in fondi per programmi di scolarizzazione nel paese; osserva, altresì come accordi quale quello in esame rappresentano senz’altro un utile strumento volto a rinsaldare la forza dei  rapporti bilaterali e ad evitare aree di impunità  che rappresenterebbero dei  vulnera alla effettività  dei due ordinamenti penali”.

La nostra proposta

L’impegno del Governo italiano nel rafforzamento di questi processi di crescita e radicamento democratico dovrebbe quindi, nel pieno rispetto della politica interna del Perù e attraverso i vari e diversi strumenti di politica estera, di cooperazione e di collaborazione culturale, stimolare le iniziative di diversi settori istituzionali presenti nel paese per non mancare l’appuntamento storico rappresentato da un’ analisi seria e profonda sulle cause e conseguenze della vicenda che ha insanguinato il Perù. Un’ analisi compiuta da una entità imparziale, con un mandato istituzionale e composta da personalità di prestigio, quale la Comisión de la Verdad y la Reconciliación.  Consideriamo che la riconciliazione nel Paese andino è rappresentata dal riconoscimento della dignitá delle vittime; dal rispetto per il dolore dei sopravvissuti e familiari; dal ritrovamento dei corpi dei “desaparecidos” e quindi dalla sedimentazione e “chiusura” di un lutto sospeso e impossibile da elaborare; dal risarcimento morale e –in alcuni casi- anche tangibile alle vittime innocenti della violazione di diritti umani. Si suggerisce quindi di utilizzare tutti gli strumenti di cui è dotato il Governo italiano per favorire il processo di riaffermazione della memoria storica, riconciliazione nazionale, riconoscimento, dignificazione e risarcimento delle vittime. Si sottolinea come non manchino strumenti anche innovativi, quali per esempio il Fondo italo-Peruviano, entità bi-nazionale che gestisce le risorse economiche generate dalla operazione di conversione del debito pubblico peruviano con l’Italia. E’ possibile e positivo dare una attenzione particolare alla tematica anzidetta, per una quota di tale Fondo, sapendo che la lotta alla povertà passa anche per tali processi e che le principali vittime della violenza degli anni Ottanta e Novanta in Perù, sono come detto contadini poveri delle zone andine e comunità indigene. Una sinergia per esempio, tra l’operazione di riduzione del debito e il F.I.P., e l’agire delle istituzioni culturali italiane in Perù, delle ong italiane presenti, inoltre, potrebbe rappresentare una qualificante modalità per stimolare risposte proprie della società peruviana.  Come ONG italiane presenti in Perù da molti anni crediamo esista una continuità  oggettiva tra ricostruzione di vicende e storie personali di violazione dei diritti umani, che hanno coinvolto migliaia di persone, riappropriazione della memoria storica di un ventennio oscuro, e rafforzamento di un processo di transizione democratica che –nella sua vulnerabilità- rappresenta l’unica garanzia perchè il Perù sia attore di stabilità, pace e garanzia del rispetto dei diritti umani e degli accordi internazionali. 

Promuovono: Terra Nuova – Centro per il Volontariato (www.terranuova.org) Osservatorio Indipendente sulla regione Andina SELVAS.org (www.selvas.org)Associazione Solidarietà Paesi Emergente ASPEm (www.aspemitalia.it)Movimento Laici America Latina – MLAL Progetto Mondo (www.mlal.org)Gruppo Volontariato Civile GVC (www.gvc.it)Comunità Santo SpiritoRivista “Amigos de Villa” (direttore Guido Sattin: http://venus.unive.it/sattin/web.htm)

Adesioni: Monica Frassoni – Parlamentare Europea, Presidente del gruppo dei Verdi/Alleanza Libera Europea (www.monicafrassoni.it      http://www.greens-efa.org)Francesco Martone – Senatore della Repubblica, Verdi (www.francescomartone.it)S.A.L. Onlus – Solidarietá con l’America Latina, presidente don Luca Pandolfi (www.saldelatierra.org)Caschi bianchi in Perù – FOCSIV (http://italy.peacelink.org/antenne/articles/art_5853.html )Padre Mosè Mora – missionario comboniano (www.giovaniemissione.it)Don Alberto Vigorelli – Parroco di Puerto SupeAssociazione Solidarietá e Cooperazione ASOC (www.asoc.it)ARCI – Cultura e Sviluppo (www.arci.it)Associazione NATs Treviso (www.natstreviso.org)Peacelink – telematica per la pace (http://italy.peacelink.org/latina/)Redazione LATINOAMERICA-online www.latinoamerica-online.info Campagna per la Riforma della banca mondiale CRBM (www.crbm.org) Claudio Fava – Parlamentare Europeo, Democratici di Sinistra (www.claudiofava.it) Don rescenzio Moretti – prete fidei donum (www.fondazionecum.it) Claudia e Alberto Birocco – Servizio Volontariato Internazionale SVI di Brescia (http://www.svi.unimondo.org) Don Gianni Cesena e Luca Moscatelli, Ufficio Missionario Diocesi di Milano (www.chiesadimilano.it) Federazione Organismi Cristiani Servizio Internazionale Volontario FOCSIV – Presidente Sergio Marelli (www.focsiv.it) Fausto Bertinotti – Parlamentare Europeo, Rifondazione Comunista                  (http://www.rifondazione.it/hp/index.html) Roberto Musacchio – Parlamentare Europeo, Rifondazione Comunista  (http://www.rifondazione.it/hp/index.html)Nichi Vendola – Parlamentare Europeo, Rifondazione Comunista (http://www.rifondazione.it/hp/index.html)Vittorio Agnoletto – Parlamentare Europeo, Rifondazione Comunista (www.vittorioagnoletto.it)Luisa Morgantini – Parlamentare Europeo, Rifondazione Comunista (www.luisamorgantini.net)Tana de Zulueta – Senatrice della Repubblica, Italia dei Valori (www.tanadezulueta.it)Luana Zanella – Deputata della Repubblica, Verdi (www.verdi.it)Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione – CRIC (www.cric.it)Frei Joao Xerri, OP, Co-promotore Internazionale commissione “Giustizia e Pace” dell’ordine dei Dominicani a livello MondialeCampagna SDEBITARSI (www.sdebitarsi.org)Padre Ambrogio Luigi Cortesi Girola, missionario a Huacho (Peru’)Associazione NATs – Bologna (www.associazionenats.org )Tino Bedin – Senatore della Repubblica, Margherita-Ulivo – (www.tinobedin.it)Ong CESVI – Cooperazione e Sviluppo (www.cesvi.it)Daniela Rossini Oliva – Cooperante e psicologa del Comune di Alcamo (PA)Giulietto Chiesa, Parlamentare Europeo – Italia dei Valori, Presidente dell’Associazione “Megachip, democrazia della comunicazione” (www.megachip.info)Marina Sereni – Deputata della Repubblica e responsabile della politica estera dei Democratici di Sinistra.


Cristiano Morsolin, giornalista-educatore e operatore di reti internazionali. Co-fondatore dell’Osservatorio Indipendente sulla regione Andina SELVAS – www.selvas.org . Dopo varie esprienze in Italia, Ecuador, Peru’, Brasile, attualmente lavora a Lima nella cooperazione internazionale.