SALVARE LA FORESTA, SALVARE IL PIANETA


Non possiamo stancarci di difendere con coraggio la natura per salvare il nostro Pianeta da una possibile distruzione ad opera di chi pensa solo al guadagno immediato. Credo sia fondamentale rendersi conto dell’importanza di questo tema e di un nostro impegno, cercando di comprendere in profonditá quanto ci trasmette Willie Smits, un olandese che, dopo essersi laureato in ingegneria forestale, sta lavorando in Indonesia da più di 30 anni, cercando di ridurre la distruzione delle foreste e degli animali tropicali in quel Paese.

In un suo recente viaggio in Europa ha spiegato che si sta progettando nell’arcipelago indonesiano la distruzione di milioni di ettari di selva tropicale con capitale proveniente principalmente dall’Europa, dal Nord America e dall’Asia Orientale, per utilizzare il legname e sopratutto per sviluppare monocoltivazioni di palme per la produzione di olio che si vende in enormi quantità nei supermercati, in particolare in quelli europei.

Smits inoltre ci informa che con questi orribili progetti si seviziano e si distruggono migliaia di orangutan, con il rischio di una loro estinzione.

Il suo primo incontro con questo tipo di animali fu con un giovanissimo orangutan gettato su una montagna di rifiuti vicino ad un mercato, ormai disidratato e quasi morente. Lo portò a casa, gli diede latte e soprattutto calore umano e cosí il piccolo, di nome Uce, recuperò le forze un poco alla volta. Poi lo portò nella foresta, e andandolo a visitare dopo del tempo, Uce scese da un albero e lo abbracciò con amore.

Smits, sorridendo, ha commentato che questa esperienza lo spinse a conoscere in profondità gli orangutan. E così ha potuto rendersi conto che si tratta di animali molto attenti a preservare le foreste con la biodiversità, perché possiedono vere conoscenze di botanica che trasmettono di generazione in generazione. É riuscito poco a poco, e con notevoli sacrifici, a fondare un’Associazione, attraverso la quale è iniziato nel 2001 l’acquisto di terreni dove ora già crescono migliaia di alberi e vivono più di 1500 orangutan e 70 varietà di uccelli. Tutto questo con la partecipazione attiva della popolazione locale, che sta cosí arricchendosi di una vera cultura ecologica.

Smits ha sottolineato inoltre l’importanza che la sua non resti un’esperienza isolata, ma che, per esempio, anche i cittadini europei diano il loro contributo, cercando di far comprendere ai politici sensibili a questo tipo di problematiche, che si limiti la vendita di olio di palma, importandone solo quantitativi in forma equilibrata. Grazie ad esperienze come questa è possibile rendersi conto che anche in situazioni estremamente difficili, se ci si impegna con intelligenza e con amore, si possono ottenere risultati che, se pur piccoli, possono poi diffondersi. Possiamo inoltre convincerci che, pur vivendo in Europa, anche tutti noi abbiamo la possibilità di sviluppare iniziative in grado di contribuire a sensibilizzare sempre più persone, giovani soprattutto, che si impegnino con generositá per salvare dalla distruzione il nostro Pianeta tanto bello.

Enrico Turrini

Enrico Turrini, fisico di origine trentina, già componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti di Monaco di Baviera (Germania), dove vive. E amico di GRILLOnews.