[di Paola Bonatelli • 29.07.01] Verona, 16 famiglie sinti trasferite con la forza sulla tangenziale.

SINTI: UN CAMPO TRA I TIR

Li hanno fatti spostare con la forza in un’area contigua all’entrata della tangenziale sud di Verona (un camion ogni 5 secondi), dove forse la Croce Rossa Internazionale attrezzerà un campo di quelli che si piantano nelle zone di guerra.E’ finita così (per ora) l’odissea di 16 famiglie di sinti italiani, di cui molti nati e residenti a Verona, che erano stati sgomberati una settimana fa con un’ordinanza del comune da un’area vicina allo stadio Bentegodi.Una settimana in cui la comunità era salita alla ribalta delle cronache cittadine perché madri e figli, accampati dopo lo sgombero in un parcheggio della circonvallazione cittadina senza acqua, luce e gas, avevano fatto il bagno nella fontana della centralissima Piazza Bra. Un modo di dare visibilità alla loro condizione che aveva trovato subito solidarietà: l’editore Giorgio Bertani, capogruppo dei Verdi nella circoscrizione del centro, aveva mosso mari e monti, prefetti e vescovi per risolvere la situazione. Era intervenuto persino Marcello Pigozzi della Liga Veneta, non si sa se per ragioni politiche o umanitarie. Il vescovo l’altroieri era andato a far visita alle famiglie accampate nel parcheggio. 55 persone, di cui 32 minori (15 tra gli 0 e i 6 anni) sotto un sole implacabile e senza un posto dove andare, nonostante la residenza nel comune: “Non hanno nessun diritto, – ha detto il nazional alleato Fabio Gamba, assessore alla sicurezza, alla deputata di Rifondazione Tiziana Valpiana che lo interpellava sullo sgombero, ricordandogli le Carte dei diritti – c’è un’ordinanza comunale e l’area dello stadio ci serve per le feste”.Infatti, implacabili come il sole e come Gamba, i vigili municipali guidati dal maggiore Giuseppe Ferrero coadiuvato dal tenente Sterzi, si sono presentati nel parcheggio con uomini e carri attrezzo per la rimozione dei veicoli. Hanno sollevato di peso Giorgio Bertani, sdraiato davanti ai camper dei sinti per impedirne la partenza, l’hanno caricato malamente in auto provocandogli contusioni multiple (10 giorni di prognosi), hanno letteralmente aggredito le donne coi bambini in braccio (quattro contuse tra le donne, due tra i bambini) per spostarle e far partire i camper, il tutto davanti agli occhi di carabinieri, poliziotti e digossini, incerti se intervenire o meno (per difendere i sinti, da quello che si capiva dalle espressioni allibite). Il raid, che probabilmente costerà qualche denuncia ai ferrei tutori dell’ordine (o del disordine, ci pare di poter dire), è stato denunciato nel pomeriggio in consiglio comunale da Giorgio Bragaja di Rifondazione, giunto immediatamente al parcheggio della vergogna con altri consiglieri dell’opposizione. E ora, la sindaca forzista Michela Sironi si indignerà di nuovo se qualche incauto operatore dei media definirà Verona (o almeno la sua giunta comunale) profondamente razzista? Chiedetelo ai trenta bambini che vivono da oggi sulla tangenziale. (Alessia Berardinelli – Verona)