SOLE, MAESTRO DI VITA

Come uscire dalla crisi energetico-ambientale? Considerando il Sole nostro Maestro di vita.

In un rapporto dell’Unione Europea di inizio Gennaio 2007 si prevede per l’Europa un futuro drammatico nel XXI secolo: forte aumento della temperatura media dovuto all’effetto serra per il crescente utilizzo di combustibili fossili (carbone, petrolio, gas) con conseguente desertificazione di vaste zone sopratutto in Italia, Spagna e Grecia, innalzamento del livello dei mari ed erosione delle coste, alluvioni e migliaia di morti. L’uragano del Gennaio scorso in Europa giá parla chiaro.

La commissione Europea propone una riduzione delle emissioni nocive del 20 – 30 % entro il 2020, tuttavia mancano iniziative radicali che portino a risultati concreti prima che sia troppo tardi ed inoltre non si prende nessuna posizione sull’energia nucleare perché non se ne vogliono vedere i gravissimi pericoli dovuti all’inquinamento radioattivo per tempi inimmaginabili (decine di migliaia di anni) e allo stretto legame nucleare civili – nucleare militare. Ci rimane un’unica via per uscire da questa gravissima crisi energetico-ambientale: considerare il Sole nostro maestro di vita e mettere in pratica i suoi insegnamenti.

Innanzitutto egli ci invita ad uscire dalla mentalitá dello sperpero, dell’usa e getta, apprendendo invece l’importanza della ciclicitá.

Guardiamo le stagioni: la primavera con il sole che offre un’energia dolce che fa sbocciare la vita, l’estate con un’energia solare costante e forte, segno del tempo della maturitá, l’autunno con un’energia solare attenuata che permette la raccolta dei frutti della vita, l’inverno con un’energia solare minima per permettere il riposo che dará poi la possibilitá di un nuovo ciclo stagionale di vita, per cui nulla si perde, nulla si sperpera.

Guardiamo all’acqua: tutto é ciclico. Pensiamo all’evaporazione dei mari con l’energia del sole, la formazione delle nubi, i venti sempre generati dal Sole che spostano le nubi, le piogge, la formazione dei fiumi, il ritorno al mare: nulla si perde.

Guardiamo alle piante: il Sole le fa crescere con la sua energia, danno frutti meravigliosi e quando muoiono si trasformano in terra che dá vita ad altre piante. Anche qui nulla va perso. Seguendo questi esempi possiamo veramente intraprendere una vita di scambio dove si condivide quanto abbiamo e non si perde nulla.

I consumi energetici si possono cosí abbassare a livelli minimi riducendo il superfluo, scegliendo per esempio i trasporti in comune (autobus, treno ecc.) non sperperando acqua, elettricitá… In definitiva non chiudendosi egoisticamente in se stessi, ma pensando con amore alla vita di tutti. In secondo luogo il Sole ci invita ad usare le sue energie pulite e rinnovabili (solare diretto, acqua, vento, biomassa), energie che non si esauriscono fino a che esiste il sole. Sono distribuite in tutti i Paesi in maniera sovrabbondante rispetto alle necessitá degli uomini di oggi e di domani.

Permettono quindi il loro uso decentralizzato, una partecipazione attiva delle popolazioni, una vera indipendenza e democrazia dei Paesi, riducendo il pericolo di guerre per impossessarsi delle energie concentrate come sta avvenendo per esempio in Iraq. Come impegnarsi a livello individuale? Se guardiamo bene, questa crisi energetico-ambientale é dovuta  a uno stato di schiavitú, perché siamo domonati da potenti multinazionali che ci incitano a tutti i tipi di consumi, con conseguente esaurimento delle risorse di vita.

Dobbiamo avere il coraggio di impegnarci per raggiungere un buon grado di libertá, anche se questo puó creare difficoltá, con una vita in accordo con gli insegnamenti del Sole e di sua figlia la Natura, in maniera che anche i “potenti” si ammansiscano e accettino un cambiamento come ci mostra una favola di Esopo molto antica, ma estremamente attuale, nella quale si racconta di un giovane schiavo, di nome Androcle, maltrattato da un padrone prepotente. Il giovane decise di liberarsi da questo tipo di vita andandosene a vivere nel bosco. Una notte sentí un lamento e si accorse che un leone non riusciva a liberarsi da una spina conficcata in una zampa. Androcle si avvicinó con dolcezza e gliela tolse. Il leone divenne grande amico del giovane e si aiutavano a vicenda. Un giorno peró accadde che il leone venne catturato da alcuni cacciatori e Androcle da soldati che lo cercavano perché gli schiavi fuggitivi venivano castigati mettendoli in un circo in bocca ai leoni in presenza dell’imperatore. Androcle stava giá nel circo aspettando di essere sbranato, quando si accorse con meraviglia che stava avvicinandosi il leone al quale aveva tolto la spina e si abbracciarono. Androcle spiegó quanto era accaduto tra lui e il leone all’imperatore che, meravigliato dal coraggio e generositá del giovane ridiede la libertá ai due amici che ritornarono a vivere assieme nel bosco.

Questa favola ci suggerisce che anche noi con un po’ di coraggio e coerenza nelle scelte di vita possiamo dare un contributo valido per uscire dal mondo della prepotenza e dell’egoismo ed avviare la nascita di un mondo nuovo disposto ad accogliere i messaggi del Sole pieni di energia apportatrice di vita.

Enrico Turrini

 

Enrico Turrini, fisico di origine trentina, gia componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti, Monaco di Baviera (Germania). E amico di GRILLOnews.