[Medici Senza Frontiere • 06.02.04] Un team dell'organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato nella sola giornata di ieri (05.02.04) più di 60 persone ferrite durante l'attacco di mercoledì scorso avvenuto nel campo sfollati di Abiya, vicino alla città di Lira (Nord dell'Uganda). Sono 51 le persone uccise durante l'attacco...

UGANDA. L’IMPEGNO DI «MEDICI SENZA FRONTIERE» E LA RACCOLTA DI FIRME

Un team dell’organizzazione umanitaria internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ha curato nella sola giornata di ieri (05.02.04) più di 60 persone ferrite durante l’attacco di mercoledì scorso avvenuto nel campo sfollati di Abiya, vicino alla città di Lira (Nord dell’Uganda). Sono 51 le persone uccise durante l’attacco. I civili feriti sono stati portati all’ospedale di Lira il giorno dopo l’aggressione, dopo aver passato l’intera notte, terrorizzati, nella giungla.
Due medici e un’infermiera di MSF presenti a Lira hanno supportato il personale dell’ospedale per curare i feriti e hanno fornito medicinali. La maggior parte degli uomini riportava ferite da arma da fuoco e da bombe a mano mentre la maggior parte delle donne e dei bambini hanno avevano gravi ustioni, causate dal crollo dei tetti della capanne incendiate dai ribelli. Altri, invece, avevano ferite da machete sia alla testa sia al corpo.
Quest’ultimo attacco evidenzia il grave livello d’insicurezza di quest’area, dove i civili sono vittime di violenze su larga scala, massacri, mutilazioni e rapimenti. Le autorità locali stimano che tra i 200.000 e i 300.000 sfollati sono scappati, in preda al panico e al terrore, dai loro villaggi per rifugiarsi nel distretto di Lira. A causa di questi attacchi a sorpresa, l’accesso alle persone che vivono in 20 campi fuori da Lira è molto limitato per gli operatori umanitari. Ad Abiya, la situazione è peggiore rispetto agli altri campi che si trovano dentro la città di Lira perché le persone che vivono fuori hanno meno possibilità di procurarsi cibo, acqua potabile e assistenza sanitaria e sono particolarmente esposte al rischio di attacchi. MSF cerca di raggiungere a accedere ai campi fuori Lira.
MSF lavora nel distretto di Lira dallo scorso mese di dicembre fornendo assistenza medica e attività di igienizzazione e potabilizzazione dell’acqua. Il centro nutrizionale terapeutico di 120 letti per bambini gravemente malnutriti lavora a pieno regime sin da quando è stato aperto (gennaio) mentre 1.500 bambini moderatamente malnutriti ricevono alimentazione supplementare. La guerra tra il Lord’s Resistance Army (Lra) e l’Esercito ugandese dura da 18 anni, ma dall’anno scorso gli scontri si sono notevolmente intensificati. Oltre a Lira, MSF fornisce assistenza medica anche agli sfollati presenti nei distretti di Gulu, Soroti e Katakwi. 

Prosegue, inoltre, la raccolta di firme lanciata 15 giorni fa in calce all’appello “BASTA SANGUE IN NORD UGANDA” promosso dal Punto Pace Pax Christi di Verona.

Per leggere l’appello clicca su
https://www.grillonews.it/modules.php?op=modload&name=News&file=article&sid=1281