La bandiera della pace raccoglie sette colori (sette è numero simbolico indicante moltiplicazione e totalità) proprio per evitare l’identificazione con un solo colore, una sola realtà politica o culturale, una sola nazione. La bandiera arcobaleno è microsintesi di tutte le bandiere. E’ un segno plurale, fraterno, universale. Intende esprimere l’unità nella varietà, la convivialità delle differenze.
Questa idea spinse Aldo Capitini, fondatore in Italia del Movimento Nonviolento di ispirazione gandhiana, a fare della bandiera arcobaleno il simbolo della prima marcia da Perugia ad Assisi nel 1961. D’accordo con i francescani di Assisi, che diventeranno subito con lui promotori della marcia, egli fece comporre la bandiera da alcune donne di Perugia. Oggi l’organizzazione della marcia Perugia-Assisi avviene per iniziativa dell’ampio movimento che si chiama Tavola per la pace e nel contesto delle Assemblee dell’ “Onu dei popoli”. Questa trama colorata, già intuita come simbolo significativo da varie personalità famose per il loro impegno a favore della pace e della nonviolenza, contiene un forte richiamo biblico. Nel capitolo 9° del libro della Genesi, l’arcobaleno si presenta come promessa di vita dopo il diluvio. Dio promette di non distruggere più la terra e ordina agli uomini di non uccidere: “chi sparge il sangue di un uomo, per mezzo di un uomo il suo sangue sarà sparso; perché quale immagine di Dio ha Egli fatto l’uomo”.”Questo è il segno dell’alleanza che io pongo tra me e voi e ogni essere vivente che è con voi, per tutte le generazioni future; io pongo il mio arco tra le nubi ed esso sarà segno di alleanza tra me e la terra”. L’arcobaleno è, contemporaneamente, promessa divina e impegno umano per la vita. Indica la speranza della pace che può abitare in ogni persona e in ogni popolo.
TAG: Pace