[di Mao Valpiana; Pax Christi Verona; Tarcisio Bonotto; Tempi di Fraternità • 2001] Attentati in USA/1 - Non ci sono parole per descrivere lo sgomento che deriva dall'assistere impotenti alla tragedia. Dolore e lutto per le migliaia di vittime. Paura per le conseguenze. Solo nel silenzio, nella preghiera, nella meditazione si può trovare rifugio. In questi casi la nonviolenza sceglie il non-agire. Il rispetto per le vittime e per l'intero popolo americano impone che il movimento antiglobalizzazione sospenda le proprie iniziative. Il movimento per la pace inorridisce davanti alle scene di giubilo che persone piene d'odio hanno inscenato...

11 SETTEMBRE 2001: DICHIARAZIONI/1

Attentati in USA/1 – Non ci sono parole per descrivere lo sgomento che deriva dall’assistere impotenti alla tragedia. Dolore e lutto per le migliaia di vittime. Paura per le conseguenze. Solo nel silenzio, nella preghiera, nella meditazione si può trovare rifugio. In questi casi la nonviolenza sceglie il non-agire. Il rispetto per le vittime e per l’intero popolo americano impone che il movimento antiglobalizzazione sospenda le proprie iniziative. Il movimento per la pace inorridisce davanti alle scene di giubilo che persone piene d’odio hanno inscenato. Dio non voglia che chi è stato colpito così gravemente pensi ad una risposta di tipo militare. Sangue chiama sangue, odio chiama odio, vendetta chiama vendetta. E’ una spirale impazzita che solo la nonviolenza può fermare. Ognuno faccia la propria parte. Mao Valpiana (Movimento Nonviolento – Verona, 11 settembre 2001, ore 18,15). Pax Christi Verona: «Orrore, immensa tristezza e grande dolore».Davanti al massacro scatenatosi in alcune città degli Stati Uniti, il nostro primo pensiero va alle vittime del terrorismo. Ai loro corpi. Ai loro volti. Cerchiamo di immaginarci la loro vita quotidiana tragicamente interrotta. Vorremmo esprimere la nostra solidarietà e la nostra commossa partecipazione alle loro famiglie, agli amici e ai conoscenti.Molto è ancora da chiarire sulla tragedia statunitense, ma una cosa per noi è certa. La violenza è disumana, cattiva, stupida e vile.  E’ un male che annienta l’umanità. Offende la civiltà. Degrada e annulla il valore delle cause che pretende di difendere. Alimenta il clima di paura. Scava ulteriori abissi di incomprensione. Allontana la soluzione dei problemi. E’ anche vile perché usa persone innocenti e inermi per il proprio delirio di onnipotenza. Crea sempre una  spirale terribile  di odio, di sangue, di morte. E’ come un  buco nero del cosmo: divora ogni risorsa vitale e distrugge il futuro. Anche questa violenza riprodurrà vendette, risentimenti, intolleranze. L’esultanza di alcuni palestinesi è frutto di un dolore disperato cresciuto in un inferno di tormenti che preparerà altri inferni per sé e per gli altri. Davanti a un dramma così immane, che aggrava ogni altro dramma,  sentiamo la necessità di testimoniare col  silenzio operoso e con il dialogo costruttivo il valore rivoluzionario della pace. Ci sembra utili moltiplicare i momenti di riflessione e di comunicazione:  sia  veglie di preghiera e di meditazione,  sia incontri ecumenici o interreligiosi, sia confronti  e scambi culturali. La città di Verona  può valorizzare in ambito internazionale il suo gemellaggio con  la palestinese Betlemme e con l’israeliana Ranana, sollecitare la diplomazia delle Nazioni Unite  e  partecipare alla marcia della pace da Perugia ad Assisi del 14 ottobre. Dato l’aggravarsi della crisi mediorientale, ci sembra decisivo rilanciare il ruolo dell’ONU facendo anche di Gerusalemme la sede dell’ONU  fino alla fine dei conflitti armati.In ogni caso,  per noi  è essenziale rinnovare l’impegno per promuovere  il valore e  il metodo della nonviolenza. E’ l’unica reale novità. L’innovazione che cambia in profondità. La concreta utopia che spezza la spirale della distruzione reciproca, supera le culture del nemico,  trasforma positivamente i conflitti, crea nuovi rapporti tra le persone e i popoli. Ci pare urgente  accendere ogni giorno il sogno fraterno di Martin Luther King con gesti, parole e opere di pace.   “La vera scelta  – egli diceva- non è tra nonviolenza  e violenza ma tra nonviolenza e non esistenza.Se non riusciremo a vivere come fratelli moriremo tutti come stolti”.  Verona 11.9.2001 Pax Christi (Verona). Attentati in USA/2 – Esprimiamo un profondo cordoglio al popolo americano per la perdita di numerose vite umane e per le sofferenze inflitte dall’attacco dei terroristi. In questo momento in cui si stanno cercando le forme di risposta all’attacco terroristico, ci perviene alla mente che, nel passato, soluzioni di pura natura militare, non hanno sradicato le cause degli antagonismi e quindi degli atti di guerra. Poiché le cause di questi fatti incresciosi sembrano essere maturate nel tempo e ricercate in un sempre maggiore isolazionismo degli Stati Uniti rispetto agli altri paesi, in una politica estera americana volta a salvaguardare in primo luogo i propri interessi nazionalistici, ci sembra che la soluzione ideale risieda in un approccio combinato di natura sia politica, che strategica e militare nei confronti dei paesi obiettivo delle presunte rappresaglie. Non solo, il tarlo degli interessi nazionalistici per una nazione che domina la scena internazionale, come gli USA, che ha perciò naturalmente delle responsabilità economiche, sociali, militari, e politiche nei confronti degli altri paesi del mondo, espletate nel passato anche nell’aiuto a molti di essi a risollevarsi dalle rovine delle guerre, mina la credibilità stessa del suo ruolo imparziale internazionale. Un approccio esclusivamente militare perciò, rischierebbe di non allentare le tensioni e di non dare voce alle crescenti opinioni e convinzioni che in mondo globale è necessario perseguire il benessere di tutti. I paesi alleati perciò, in questo momento di lutto, devono aiutare gli Stati Uniti, devono altresì allearsi nella ricerca di soluzioni a patto che gli USA riorientino la loro politica estera in una prospettiva di benessere globale, lasciando da parte i soli interessi nazionali. Questo porterebbe ad un allentamento delle cause che hanno maturato una così forte reazione di natura terroristica nei loro confronti. E questa ci sembra pure la prospettiva in cui si possa localizzare il ruolo degli USA nella compagine internazionale. Potrebbe essere un grande passo avanti per quei principi di solidarietà, libertà e giustizia di cui essi si fanno pure portavoce. (Tarcisio Bonotto Proutist Universal – Italia Via Mezzomonte, 58 37034 Quinto di Valpantena – Verona – Tel 045 – 551358 – Fax 045 – 551358). Attentati in USA/3 – Manifestando orrore e cordoglio per la spaventosa tragedia che ha colpito il popolo degli Stati Uniti mietendo tante vittime innocenti, non dimentichiamo la tragedia dei 120.000 che muoiono ogni giorno di fame e che non fanno notizia, in questa società assuefatta alla violenza, istituzionale e non. Davanti alle manifestazioni di giubilo e alle proposte di vendetta amplificate dai media, occorre avere il coraggio di riproporre l’urgenza della fraternità universale, a partire da una rilettura lucida e imparziale della Dichiarazione universale dei Diritti umani, nella convinzione che il mondo non potrà trovare salvezza né nel mercato né nelle armi, ma solo in un generale esame di coscienza in termini politici ed economici a livello planetario e in un generale disarmo delle coscienze, poiché senza la pratica personale e collettiva della giustizia non è possibile né la pace né la salvaguardia della Terra. In particolare, si aggiungerebbe crimine a crimine, anche a livello locale, se si dovesse strumentalizzare questa circostanza per innalzare un muro sempre più massiccio nei confronti degli immigrati che sono tra noi o tra il mondo ricco, ferito nel suo orgoglio, e il mondo dei poveri che nulla chiedono se non la più equa distribuzione delle risorse del Creato. (Tempi di Fraternità – Redazione di Asti e di Torino).