[di Frei Betto • 22.09.2001] Il XXI secolo e il terzo millennio sono cominciati martedì 11 settembre. Quel che è accaduto negli Stati uniti ha superato tutte le previsioni (dove sta lo scudo anti-missile di Bush?) e ogni immaginazione degli sceneggiatori di Hollywood...

11 SETTEMBRE: RIFLESSIONE

Il XXI secolo e il terzo millennio sono cominciati martedì 11 settembre. Quel che è accaduto negli Stati uniti ha superato tutte le previsioni (dove sta lo scudo anti-missile di Bush?) e ogni immaginazione degli sceneggiatori di Hollywood. Nessuno mai avrebbe potuto pensare che dei terroristi avrebbero sequestrato degli aerei delle linee interne americane e li avrebbero scagliati contro edifici che simboleggiano l’impero yankee. Una volta di più, la realtà ha oltrepassato la finzione.L’azione terrorista è esecrabile, anche quando sia praticata dalla sinistra, dal momento che qualsiasi terrorismo va a vantaggio solo di una parte: l’estrema destra. Però nessuno nella vita raccoglie quel che non ha seminato. Questo vale per la vita personale e sociale. Se gli Stati uniti sono oggi attaccati in modo così violento e ingiusto è perché, in qualche misura, umiliano popoli ed etnie. Sono anni che gli Stati uniti abusano del loro potere, come nel caso dell’occupazione di Porto Rico, della base navale di Guantanamo piantata a Cuba, del blocco dell’Iraq, della partecipazione nelle guerre dell’Europa centrale, delle omissioni di fronte ai conflitti africani. Da tempo gli Stati uniti avrebbero dovuto indurre gli arabi e gli israeliani a raggiungere un accordo di pace. Tutto ciò è stato ritardato in nome dell’egemonia dello zio Sam sul pianeta. All’improvviso, l’odio ha fatto irruzione in forma brutale, mostrato anche dal nemico attuale, al di fuori di ogni etica, con l’unica differenza di non disporre di fori internazionali per legittimare le sue azioni criminali.Chi conosce la storia dell’America latina sa molto bene come gli Stati uniti, negli ultimi 200 anni, hanno interferito direttamente sulla sovranità dei nostri paesi, disseminando il terrore. Maurice Bishop fu assassinato dai baschi verdi a Granada; i sandinisti sono stati rovesciati dal terrorismo scatenato da Reagan; i cubani continuano o subire il blocco americano dal ’61, senza il diritto ad avere rapporti normali con gli altri paesi del mondo. Dittature furono instaurate in Brasile, Cile, Uruguay e Bolivia con il patrocinio della Cia e sotto l’orientamento di Henry Kissinger. Violenza chiama violenza, diceva monsignor Helder Camara. Il terrorismo non porta a niente: indurisce la destra e sopprime la democrazia, rafforzando nei potenti la convinzione che il popolo è incapace di governarsi da sé. Non si possono sacrificare vittime innocenti per soddisfare la sete di potere dei governi imperiali e dei conflitti di coloro che si considerano padroni del mondo e pretendono di ripartire il pianeta come se fossero fette di una torta appetitosa. Gli attentati dell’11 settembre dimostrano che non c’è scienza e tecnologia capace di proteggere persone o nazioni. Inutile che gli Usa abbiano speso 400 miliardi di dollari quest’anno per la difesa. Sarebbe stato meglio che questa fortuna fosse stata destinata alla pace mondiale, che solo arriverà il giorno in cui sarà figlia della giustizia.