[di Maria Falcone • 23.05.02] Sono tanti i ricordi che ho di Giovanni. C’è, però, un episodio che mi lega particolarmente a lui e risale a quando gli ho chiesto perché avesse deciso di entrare nel pool di Chinnici e Giovanni mi rispose che la vita doveva essere vissuta e che bisognava realizzare tutto quello che si desidera fortemente...

1992-2002 STRAGE DI CAPACI/1 – MARIA FALCONE RICORDA IL FRATELLO GIOVANNI

Sono tanti i ricordi che ho di Giovanni. C’è, però, un episodio che mi lega particolarmente a lui e risale a quando gli ho chiesto perché avesse deciso di entrare nel pool di Chinnici e Giovanni mi rispose che la vita doveva essere vissuta e che bisognava realizzare tutto quello che si desidera fortemente. Di Giovanni mi manca tutto: mi manca, come cittadina italiana, la fiducia in una persona che lavorava istituzionalmente con lo Stato e, come sorella, mi manca l’affetto e l’appoggio di un uomo forte. Da un punto di vista lavorativo, quello che ho vissuto con maggior intensità è stata la realizzazione del desiderio di mio fratello di vedere la Cupola della mafia in un’aula di giustizia, finalmente condannata grazie alle sue indagini che hanno portato, per la prima volta, a parlare dell’organigramma di Cosa Nostra. Fatto che ha dimostrato l’importanza del suo lavoro investigativo, del suo metodo, basato su indagini molto puntuali, centrate che, all’epoca, erano state confermate dalle rivelazioni di Buscetta. Alcuni, però, hanno voglia, anche in quest’ultimo periodo, di mandare all’aria quelle che sono state le rivelazioni importanti di quell’anno, ma non si può negare che questo rappresenti un momento storico nelle indagini di mafia. Il metodo Falcone deve essere sempre attuabile e può essere reso a tutti quei magistrati che hanno voglia di lavorare seguendo un percorso che rappresenti la possibilità di arrivare a dei risultati attraverso indagini rigorose e riscontri effettivi che non diano adito ad ipotesi, ma alla confutazione. La collaborazione, quindi, è importante, ma è soltanto la dimostrazione che tutto ciò su cui si è indagato è effettivamente positivo ed è dimostrabile in altra maniera.


Maria Falcone è Presidente della Fondazione Giovanni e Francesca Falcone