AFFI (VR). «MELOSCAMBIO» PER SCAMBIARE MERCI E OGGETTI

Un giornale locale ci ha definito “ambientalisti”. A dire la verità, non avevamo pensato di presentarci così, perché siamo interessati a molte altre cose. Però, se non diventa una etichetta permanente, questa volta ne accettiamo il punto di vista: ci sono alcune verità assai semplici da considerare e che sono sotto gli occhi di tutti: nel mondo industrializzato occidentale si produce, si consuma, si inquina troppo, si spreca troppa energia non rinnovabile, si producono troppi rifiuti, si costruisce troppo. Al punto che iniziano ad essere messe in discussione le basi naturali dell’esistenza, la possibilità di respirare aria pulita e nutrirsi con cibi sani e acqua pulita.

Per contro, tre quarti dell’umanità vive in condizioni di povertà, se non di miseria assoluta. Una miseria che è indispensabile per garantire la ricchezza del nostro primo mondo: sei miliardi di uomini che sporcano, consumano energia, e sfruttano la terra come noi sarebbero ecologicamente insostenibili e condurrebbero rapidamente il pianeta all’autodistruzione. Il problema è che ciò non avviene per decisione di alcuni despoti o dittatori, ma per un sistema che permette l’arricchimento progressivo dei più ricchi e diffonde una cultura che trasmette un sistema di valori per il quale i poveri aspirano a diventare al più presto esattamente come i più ricchi, per imitarne gli stili di vita, i consumi, gli sprechi. Ecco perché non si cambierà se non ponendo come desiderabile e positivo uno stile di vita più austero che sia compatibile con un benessere durevole e sostenibile. Un modo di vivere e consumare che venga vissuto non come perdita o diminuzione ma come un arricchimento di valori e beni più preziosi sotto il profilo della qualità della vita e delle relazioni sociali.

Da qualche parte bisogna pur cominciare a provare una possibilità di vita che non dipenda troppo dai beni materiali e dal denaro, che utilizzi con parsimonia l’eredità ambientale, naturale, paesaggistica che appartiene a tutti, che sia meno riempita di merci e più ricca di doni, di relazioni, di servizi mutui e reciproci, di condivisioni, di riusi, di recuperi.

Non c’è dubbio che questo è possibile solo attraverso la riscoperta della dimensione comunitaria, tornando a contare sull’aiuto gratuito degli altri, sull’uso comune di beni e opportunità, sulla fruizione di sinceri rapporti di vicinato. La nostra goccia nel mare si chiama «MELOSCAMBIO». Come in un mercatino dell’usato si possono scambiare merci e oggetti (vestiti per bambini, libri, giocattoli…) qualunque altro bene non più necessario o desiderato può essere utilizzato da altri. Si porta un oggetto e se ne prende un altro, senza ricevere un compenso e senza pagare un prezzo.

Nessuno controllerà che lo scambio sia equo (ma ci si aspetta che sia giusto). Lasciare una moneta per far funzionare l’attività avrà il significato simbolico di riconoscere valore allo scambio, perché alla relazione tra le persone vogliamo dare più importanza che alla merce.

MELOSCAMBIO è un’iniziativa dell’Associazione Melograno di Cavaion e si trova presso la Bottega di Affi (Vr) gestita dalla Cooperativa la Buona Terra, in via Pozzo dell’Amore, nel centro storico di Affi.

Per informazioni: Michela 328.4847350 oppure la Bottega di Affi 045.7236682. Associazione Melograno Cavaion Veronese: www.melogranocavaion.it[email protected]