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Acqua, Istruzione, Salute. Anche invertendo l’ordine dei fattori, il prodotto non cambia. Sono queste le tre priorità di cui si è fatta carico, fin dagli esordi, l’associazione veronese Amici del Togo Onlus. Al rientro in Italia, dopo una breve visita nel paese africano da parte di una coppia di coniugi veronesi, Gino e Silvana, recatisi in Togo per comprendere meglio la realtà presso la quale opera la veronese Suor Rita Avesani, si sono resi immediatamente conto che il vero viaggio doveva ancora iniziare. La breve esperienza li ha stimolati a darsi da fare e assieme a Flavio, amico di vecchia data, e nel 2002 hanno fondato l’associazione.
Tutti i progetti nascono sempre in stretta collaborazione con i missionari presenti in Togo. Sono loro che, operando in prima linea, hanno il polso della situazione e inoltrano poi le richieste d’aiuto agli amici italiani. Con l’andare degli anni altri missionari si sono aggiunti a Suor Rita, così attualmente sono dieci le realtà seguite dall’associazione.
Un breve elenco dei progetti portati a termine:
Istruzione
• Quest’anno (2007) è stato ultimato il progetto riguardante l’edificazione di sei scuole elementari, in sei villaggi diversi: Mewedé, Kaza, Hesoudé, Pouwnepihé, Samaï e Solimdé. Progetto che ha richiesto una gestazione di tre anni.
• È stata portata a termine anche la costruzione di una sala polivalente presso una scuola media a Sotouboua che servirà da punto di riferimento per le varie attività.
Acqua
• Raccolti e inviati in Togo fondi, all’associazione Amici dell’Igiene e del Risanamento (AHA) con sede a Morétan, per la sistemazione di 10 pozzi e relativa installazione della «pompa a corda».
• Raccolti e inviati fondi per portare a termine la realizzazione del pozzo con serbatoio alla maternità di Tchannadé.
Salute
• Raccolti fondi per l’esecuzione di una trentina di interventi chirurgici a bambini affetti da poliomielite o da altre gravi patologie. Il fondo, partito inizialmente per la sola poliomielite, si è «dovuto adattare» di volta in volta alle varie urgenze).
• Raccolti fondi per l’acquisto di siero antiveleno.
Ci sono però altri progetti che bussano alla porta dell’associazione:
Istruzione
• Una sala informatica per il Collegio Adèle di Kara, perché l’istruzione non può essere solo «elementare». Composta da una sala per i computers, con attigua un’aula per i professori, un magazzino ed una saletta per il tecnico addetto alla sorveglianza dei computer, più una cinquantina di PC.
• Una scuola media per il villaggio di Tchébébé, composta da due edifici; uno formato da quattro aule, l’altro da ufficio direzione, segreteria, sala professori, magazzino e servizio igienico.
Acqua
• La raccolta fondi per risanare i pozzi ed installare le «pompe a corda», sistema semplice ed economico per reperire l’acqua potabile è un progetto sempre aperto.
Salute
• Un muro a protezione del dispensario di Ilama (quest’ultimo finanziato da una benefattrice). Serve per proteggere la struttura altrimenti esposta al rischio di furti ed intrusioni di serpenti, in questa zona tutti velenosissimi e mortali.
• L’invio di materiale sanitario e medicinali.
• Il fondo interventi ragazzi polio, essendo la poliomielite molto diffusa. Questo progetto in realtà si adatta alle circostanze a seconda delle problematiche segnalate dai missionari.
• Il fondo siero antiveleno: lavorando nei campi sono a rischio tutte le persone, bambini compresi.
Progetti sempre presenti
• Spedizione di container nei quali viene stivato di tutto, dai giocattoli all’abbigliamento, dalle carrozzelle agli alimenti, da articoli per la casa alle attrezzature per allestire i dispensari…
• Le adozioni a distanza, privilegiando l’adozione di un intero villaggio, in modo che il contributo aiuti un po’ tutti, a seconda del bisogno.
Tutto questo non sarebbe possibile senza l’aiuto di sostenitori ed amici; oltre a tantissime persone, contribuiscono alla causa anche enti e fondazioni. Siamo certi di poter affermare che il viaggio intrapreso da Gino e Silvana non è ancora finito.
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