[Mariagrazia Bonollo • 23.04.05] Già sottoscritta da più di cento persone una lettera-documento di laici, religiosi e preti che interpella la Conferenza Episcopale Italiana su questioni cruciali come la guerra, l’opzione per i poveri, l’illegalità, il cristianesimo come “religione civile”. Una riflessione che segue la denuncia del silenzio della Chiesa italiana sulla strage di Falluja e che nasce “da un desiderio di comunione ecclesiale per la fedeltà al Vangelo”...

APPELLO. «GUERRA, POVERI, STATO SOCIALE, LEGALITÀ. I VESCOVI SI PRONUNCINO»

Una lettera-documento aperta, di sette pagine, indirizzata alle comunità cristiane e ai vescovi italiani e che esprime un “forte disagio” in aree rilevanti della Chiesa italiana. Un disagio che, vi si legge, coinvolge settori diversi e che individua come nodi cruciali quelli della posizione della Chiesa sulla guerra; l’opzione preferenziale per i poveri che contrasta con le “timide” critiche della Cei alla legge Bossi-Fini, la questione della demolizione dello stato sociale e i rischi di un nuovo collateralismo; il silenzio dell’organo dei vescovi sullo scontro istituzionale che mina gli equilibri tra i poteri dello Stato e il decadimento generale della legalità; infine, il “nuovo processo” in atto, che porta dalla fede alla religione civile.

Si tratta di un documento che si sta diffondendo in questi giorni in tutta Italia per via telematica e sul quale sono già più di cento le firme raccolte. 

“Esso non nasce in occasione della morte o della elezione del Papa, né della crisi di Governo, ma costituisce invece la tappa di un percorso iniziato lo scorso anno con due lettere inviate alla Conferenza Episcopale Italiana. Tutta l’iniziativa parte da un desiderio di comunione ecclesiale per la fedeltà al Vangelo” spiega il sacerdote padovano don Albino Bizzotto a nome dei sottoscrittori.

“Il motivo del disagio – è scritto nella premessa del documento – sta nel fatto che l’impegno di singoli credenti, gruppi, comunità, associazioni e movimenti rimane inadeguato e necessita di un discernimento ecclesiale sulla fedeltà al Vangelo assieme a chi è preposto al servizio della comunione e dell’unità della Chiesa italiana”. Il documento non affronta i temi della Chiesa cattolica in generale, ma alcuni nodi della Chiesa italiana. E’ un punto di partenza, per allargare e approfondire il confronto. 

“Il Vangelo – vi si legge – rimane punto di riferimento e sorgente non solo per le scelte individuali e familiari, ma anche per quelle politiche, economiche e sociali e culturali (…) In molti modi, da più parti e in più circostanze abbiamo chiesto anche ai nostri vescovi, come Conferenza episcopale, di uscire dal silenzio strutturale in cui si sono chiusi per confrontarci e verificare insieme alcune scelte di grande importanza per la fedeltà al Vangelo e all’umanità”.

Tale disagio era stato esplicitata con una lettera, sottoscritta da 300 persone, alla Conferenza Episcopale Italiana e ai singoli vescovi in occasione dell’Assemblea generale della CEI nel maggio 2004. Vi si chiedeva di rompere il silenzio e aprire un confronto ecclesiale su alcuni temi particolarmente sensibili: pace, guerra in Iraq, degrado istituzionale, distruzione dello stato sociale, legge Bossi-Fini, problemi mondiali.

Un secondo appello “pressante e accorato” – sottoscritto da 1.499 persone fra laici, religiosi, religiose e preti fra cui padre Alex Zanotelli, don Albino Bizzotto, don Luigi Ciotti, don Andrea Gallo, don Vinicio Albanesi, il giornalista Renzo Giacomelli, il teologo don Carlo Molari – fu inviato agli stessi destinatari dopo l’orrore di Falluja, chiedendo un pronunciamento che interrompesse il “tacere”.

Ma anche in questa occasione, come nella precedente, nessuna risposta venne dalla Cei. A fine dicembre un gruppo consistente di firmatari ha poi dato vita a Rimini a un primo intenso momento di confronto propositivo.

Obiettivi futuri dei sottoscrittori, a partire dal documento di oggi, arrivare a contatta diretti con singoli vescovi e approdare infine ad un seminario di approfondimento, “che potrebbe concludersi anche con un evento comunitario e gioioso in Arena di Verona, come già in passato per altri momenti significativi”.

La lettera-documento è scaricabile dal sito www.beati.org e le adesioni possono essere inviate all’indirizzo  [email protected] con una e-mail che contenga i dati personali e che riporti nell’oggetto le parole “COMUNITA’ CRISTIANE E VESCOVI ITALIANI”. E’ stato attivato anche un forum: http://comunitacristianevescovi.splinder.com/.