L’Associazione culturale «InAsia» organizza e invita all’incontro sul tema «Non solo un gioco. Tarocchi e simbologie orientali», con l’intervento di Gerardo Lonardoni, venerdì 25 marzo 2016 alle ore 18,30 nella Sala Convegni della Banca Popolare di Verona [via San Cosimo n.10 – Verona].

Da oltre due secoli, con sempre maggior insistenza appaiono pubblicazioni che sostengono che le carte dei Tarocchi celino una profonda simbologia, la cui chiave finale è tuttora da scoprire. L’illuminista Court de Gébelin, Censore Reale di Luigi XVI, con una buona dose di fantasia affermava che il segreto era stato custodito nei templi egizi e, dalla biblioteca di Alessandria, aveva attraversato i secoli fino a trovare forma nei Tarocchi; altri Autori dichiaravano invece che le sue origini erano da ricercarsi nella Kabbalah ebraica. Nel XX secolo, specialmente in Inghilterra, si ricercò la fonte di quelle immagini nelle celebri saghe del Graal. Parlando dei tarocchi da un punto di vista strettamente scientifico, lo psicanalista svizzero Carl Gustav Jung vi identificò la rappresentazione di archetipi di trasformazione come quelli che egli aveva trovato in miti, sogni e alchimia. Qualunque sia stata l’origine dei Tarocchi, la simbologia che presentano è di natura universale e si ritrova in due fondamentali sistemi sapienziali orientali: gli Shivasutra, opera fondamentale dello shivaismo risalente all’VIII secolo, e l’assemblea delle 22 Tare, divinità femminili il cui culto fiorì nel buddhismo a partire dal VI secolo.

Ingresso libero.