[Gianmaria Ragnolo • 09.07.02] Natalie e Glenn sono stati semplici e cordiali come li ricordavo. Mi hanno accolto con calore ed abbiamo trascorso qualche ora a parlottare del più e del meno, del mio viaggio, della loro casa che pian piano stanno rifinendo. Jack, adagiato sul letto ed  avvolto dai cuscini, non prendeva sonno...

AUSTRALIA. VIAGGIO NEL CUORE DEL MONDO/2 – RITORNO AL PASSATO

2. Ritorno al passato

Natalie e Glenn sono stati semplici e cordiali come li ricordavo. Mi hanno accolto con calore ed abbiamo trascorso qualche ora a parlottare del più e del meno, del mio viaggio, della loro casa che pian piano stanno rifinendo. Jack, adagiato sul letto ed  avvolto dai cuscini, non prendeva sonno. La stessa sera sarei ripartito, il mio treno delle 7 mi avrebbe portato nel punto più ad Est dell’intero continente australe: Byron Bay.

É una meta classica per chi viaggia in Australia, decisamente modellata sullo stampo del turismo; per molta gente è il centro dell’intero continente. Si dice addirittura che qui sia possibile sentire l’energia della terra, del vento, dell’acqua e del fuoco. Un luogo quasi trascendentale insomma, che per millenni gli Aborigeni hanno avvolto nella sacralità.  Ma trasformato dagli europei in una mecca per il turismo anarchico. Hotel, alberghi, ostelli, ristoranti e bar di ogni genere e per ogni tasca; per non parlare di negozi di abbigliamento, di attrezzature da sub, di talismani, di saponi, di prodotti orientali ed annesse essenze che si annusano nell’aria. Cercavo disperatamente di evitare il più possibile una folla disorganizzata ma non avevo speranze.

Gli hippy, soprattutto, hanno piantato radici solide. Arrivarono qui negli anni `70 e da allora nessuno li ha più  sradicati. Si organizzano corsi di Yoga ovunque, per non parlare del Tai Chi o del Reiki (quelle che definisco “arti del benessere” e consistono in esercizi fisici molto lenti mirati a risollevare anima, corpo e spirito), gente qualsiasi suona per le strade, ti chiama ‘fratello’ e ti invita a gettare una moneta. Un tizio se ne stava addirittura steso su di un prato con fiori vari sparsi attorno dicendo a chi passava di lì: “sei bello fratello”. Oppure: “com’è bella la vita”, o “tesoro, sei fantastica oggi”. Il tutto senza conoscerti. Scioccante. E poi questo è un paradiso per surfisti, predicatori di strada con tanto di bibbia alla mano, ciarlatani. Tutti inveiscono contro le droghe eppure se ne consuma parecchia, marjuana soprattutto. Questo è l’Eden per chi ne vuole trovare in quantità e di produzione locale.

La pianta di “gangia” (in gergo) fa parte dell’arredamento domestico qui. Il clima è favorevole in quanto sub-tropicale, umido. E le pianticelle crescono sane e forti nel periodo estivo. Con tanto amore vengono curate, potate, fumate. Fa parte della cultura del posto. Ecco perché per molte persone qui si può essere davvero liberi. C’è chi cammina a piedi nudi, chi mezzo nudo, chi gironzola nudo completo (questi ultimi confinati in una spiaggia appositamente nudista onde evitare problemi con un turismo “moderato” che comunque esiste).

Mi son fermato due notti. Ho camminato lungo la spiaggia al tramonto; di giorno ero salito fino al faro: da lassù si avvistano le balene, se si capita nel giorno fortunato. É uno spettacolo esilarante. Lo sbuffo d’acqua di questi mammiferi può raggiungere svariati metri di altezza e sembra quasi una carica di esplosivo che detona in mezzo all’Oceano. Le avevo già viste l’anno scorso quando ero passato di qui. Le balene migrano lungo la costa Est dell’Australia ogni anno in due periodi ben distinti. Ad agosto e settembre si spostano a Sud verso le gelide acque dell’Antartide in quanto i mari del nord sono troppo caldi con l’arrivo dell’estate.

A maggio e giugno, invece, con l’inverno alle porte, invertono rotta e risalgono verso le più miti acque tropicali a Nord, lasciando le ghiacciate distese antartiche (per chi non si trovasse coi mesi, le stagioni in Australia corrono al contrario dell’Europa  in quanto ci troviamo nell’emisfero australe, quello a Sud del pianeta. L’estate corre tra dicembre e febbraio mentre l’inverno qui comincia il primo giugno e si esaurisce a fine agosto). Sabato pomeriggio sono partito per Brisbane, capitale dello stato del Qeensland.

E’ stata una sorta di lotta contro il tempo. Puntavo al martedì successivo, avevo un volo prenotato per Darwin. Cercavo di far combaciare i giorni ed i luoghi, di non predere tempo, di non sprecare soldi in posti turistici: personalmente non so davvero apprezzarli / CONTINUA.


I RACCONTI di Gianmaria Ragnolo. Nato a Soave nel maggio del 1979, in provincia di Verona, dopo aver conseguito la maturità classica, ha vissuto ed iniziato gli studi universitari a Firenze. Nel 2000 ha lasciato l`Italia per lavorare e vivere nel Regno Unito. Il giovane, nell`agosto del 2001 è partito per il suo primo viaggio in Australia e Nuova Zelanda dove ha lavorato in fattorie organiche e conosciuto più a fondo le culture indigene dei due Paesi. Ha iniziato da qualche settimana la sua seconda avventura australiana, cercando sempre nuove esperienze di viaggio, evitando tutto ciò che è convenzionale e descrivendo ciò che vive e vede con curiosità ed acutezza. Lo seguiremo, passo dopo passo, in questa sua avventura di vita.