Angela è andata avanti.
Insieme a millecinquecento studenti del liceo Scientifico «Vinci» e dell’Istituto tecnico «Piria», ha ripulito il lungomare, da piazza Indipendenza al circolo Velico, in pieno centro, e il Rione Marconi, in periferia. I ragazzi erano entusiasti, pronti a ripetere l’esperienza. È da piccoli gesti che spesso prende vita il cambiamento.
«Da qualche mese mi sono trasferita a Reggio Calabria», racconta Angela. «Dalla finestra vedo l’Etna innevato, Messina e Taormina. C’è tanta bellezza ma anche noncuranza.
I marciapiedi del centro sono sconnessi, non esistono rampe. Ci sono buche da 30 centimetri. Le radici degli alberi sbucano dal terreno. E poi la spazzatura, mozziconi, cartacce, plastica. Ho cominciato a prendermi cura di un’aiuola. Poi con uno studente del liceo ho organizzato un’iniziativa per ripulire il lungomare. La maggior parte dei docenti si è ribellata: fa freddo, non è sicuro, è pericoloso, dicevano. Perfino 200 genitori si sono opposti. Io sono andata avanti. Ho coinvolto un’altra scuola, e hanno aderito in mille. Più una cinquantina di professori. Dall’amministrazione comunale nemmeno un grazie. E non dico a me, ma agli studenti.
Il mio fidanzato era preoccupato per qualche ritorsione della criminalità organizzata. Ma io me ne infischio. Non credo che i grandi delinquenti della Terra si preoccupino per Angela Robusti che toglie la spazzatura».
Oggi, 24 febbraio 2023, una settimana dopo la suddetta notizia, l’Amministrazione comunale ha consegnato un premio speciale ad Angela e agli studenti.