[Caritas di Bologna • 17.01.04] Parte in questi giorni con la raccolta di sacchi a pelo tra gli studenti e i docenti della Facoltà di Scienze della formazione dell'Alma Mater Studiorum - Università di Bologna l'iniziativa congiunta di Caritas e Università presentata alla stampa prima delle festività natalizie...

BOLOGNA. AL VIA LA CAMPAGNA CARITAS-UNIVERSITA’ PER I SACCHI A PELO

Parte in questi giorni con la raccolta di sacchi a pelo tra gli studenti e i docenti della Facoltà di Scienze della formazione dell’Alma Mater Studiorum – Università di Bologna l’iniziativa congiunta di Caritas e Università presentata alla stampa prima delle festività natalizie.
“La Facoltà di Scienze della formazione – ha spiegato il Preside Franco Frabboni – ha sviluppato, da anni studi, ricerche e attenzione al mondo della marginalità sociale, delle nuove povertà e dei fenomeni legati alla presenza di etnie diverse nel contesto urbano. Per questi motivi, la Facoltà ha deciso di aderire alla campagna (“Un sacco a pelo per l’inverno”) organizzata dalla Caritas e rivolta a soggetti senza dimora. La Facoltà – che ha coinvolto direttamente gli studenti e i loro rappresentanti – e la Caritas hanno convenuto di organizzare la loro collaborazione a più livelli; in particolare: partecipazione alla raccolta di sacchi a pelo (o equivalente in denaro) fra il personale e gli studenti della facoltà e dell’università che parte proprio in questi giorni; partecipazione di studenti in qualità di tirocinanti ai punti di ascolto della Caritas per conoscere da vicino queste realtà sociali disagiate e per partecipare alle procedure e agli strumenti dell’aiuto sociale; organizzazione di iniziative culturali – rivolte agli studenti della Facoltà e dell’università e alla città – di analisi e studio dei problemi legati alle nuove povertà e alle difficoltà/disagi della vita in contesti urbani.
Inoltre, la Caritas e la Facoltà hanno convenuto di operare per la costruzione di un Osservatorio cittadino, composto da esperti e operatori dei diversi settori disciplinari interessati, per lo studio e il monitoraggio delle nuove povertà e del disagio sociale, fenomeni purtroppo in crescita e che, se non affrontati  sul piano della conoscenza delle loro dinamiche interne e relazionali, spesso corrono il rischio di diventare terreni di tensioni sociali.
 
“EQUINOZIO – CAFÉ DE LA PAIX”

Il primo bar equo e solidale della città

Rimaniamo a Bologna per segnalarvi che è stato inaugurato nei giorni scorsi a il primo bar equo e solidale della città: “Equinozio – Café de la Paix”. Anche se chiamarlo bar è un po’ riduttivo visto che nell’ampio spazio di Via collegio di Spagna 5 oltre alla caffetteria con prodotti equo solidali e di cooperative sociali italiane si trovano anche: una bottega con vendita di prodotti alimentari ed artigianali del commercio equo e solidale e di artigianato proveniente da laboratori artistici di cooperative sociali (ceramiche-vetro-dipinti-tessili), una sala lettura con riviste italiane ed estere, cd di qualità, libri e ultime novità e sale con tavoli per la sosta. Inoltre è in allestimento un internet point ed una sala per mostre temporanee e piccoli eventi. “Nel nostro locale – spiegano i promotori dell’iniziativa – non si trovano le solite marche ma prodotti di piccole realtà italiane impegnate nell’inserimento lavorativo di persone in situazioni di disagio o di aziende del sud del mondo che difficilmente sbarcano nelle grandi distribuzioni del mercato. È il sogno di un porto di persone diverse unite dal desiderio di esprimere un filo conduttore tra le genti. Unite dalla voglia di esprimerlo nella concretezza e nella leggerezza dei gesti quotidiani, con la consapevolezza presente o nascente di essere tutti parte allo stesso modo delle sfide e delle meraviglie di questo ‘strano’ mondo”.