[di Ennio Facchin • Gennaio 1998] In questo breve articolo, vorrei presentarvi un progetto di "coniglicoltura solidale" per il reinserimento sociale dei meninos de rua del Recanto Juvenil di S. Rita do Passa Quatro (Stato di Sao Paulo - Brasile). Dopo la mia prima visita in Brasile, nel luglio '95, Antonio Moacir de Souza, volontario del Recanto, ha partecipato ad uno stage di due mesi in Italia, presso l'Istituto Zooprofilattico di Verona, prendendo conoscenza dei sistemi produttivi italiani presso un allevamento cunicolo di Nogara...

BRASILE. I CONIGLI DELLA SPERANZA

In questo breve articolo, vorrei presentarvi un progetto di “coniglicoltura solidale” per il reinserimento sociale dei meninos de rua del Recanto Juvenil di S. Rita do Passa Quatro (Stato di Sao Paulo – Brasile). Dopo la mia prima visita in Brasile, nel luglio ’95, Antonio Moacir de Souza, volontario del Recanto, ha partecipato ad uno stage di due mesi in Italia, presso l’Istituto Zooprofilattico di Verona, prendendo conoscenza dei sistemi produttivi italiani presso un allevamento cunicolo di Nogara. Al suo ritorno in Brasile, ha cominciato a progettare un allevamento pilota per l’inserimento lavorativo dei giovani ospiti del Recanto e per dare uno sviluppo più razionale alla coniglicultura brasiliana. Il suddetto progetto è stato condiviso da alcune persone, famiglie e associazioni che, convinte della bontà dell’iniziativa, hanno promosso una prima raccolta di fondi destinati al Recanto Juvenil. Oltre al sottoscritto, che ormai si considera di fatto un “volontario”, si sono mobilitati in Italia l’Associazione “Amici di S. Rita” (Seregno, Bg), l’Ordine dei veterinari di Verona, L’Associazione Nazionale Alpini – gruppo di B.go Roma, l’Associazione “Cà Fornelletti” di Valeggio e la società scaligera Lapival. Nella terra carioca si sono mobilitati 28 volontari che operano in stretta collaborazione con il Recanto. E così, in meno di due anni, si è passati dal sogno alla realizzazione della “Granja Cunicola” nella Estancia Milano. Durante la mia ultima visita in Brasile -febbraio ’97- ho avuto modo di documentare il grande avanzamento del progetto, che ha già raggiunto i seguenti traguardi: acquisto di 7 ettari di terreno agricolo; allacciamento ad una sorgente di acqua potabile attraverso due chilometri di tubazioni; disboscamento e messa a coltura del terreno; realizzazione di una serra per la coltura di insalata, ortaggi e primizie. Ed ancora: il montaggio delle gabbie (inviate dall’Italia) e la realizzazione del primo nucleo di allevamento di tipo “plen air”; costruzione di un capannone zootecnico e della casa per il custode, nonché l’inizio dell’allevamento estensivo, su pascolo, di 5 vitelle. Dopo aver studiato la possibilità tecnico-economica di realizzare un allevamento e dopo aver sperimentato, su piccola scala, la fattibilità di un allevamento professionale di conigli da carne, abbiamo verificato anche la disponibilità a collaborare della vicina Università di Pirassununga, che reputa il progetto interessante e lo appoggia. La speranza, ora, è di concludere il più rapidamente possibile la realizzazione completa dell’allevamento pilota e la fase di “solidarietà”, raggiungendo la dimensione di circa 300 coniglie fattrici. Si costituirebbe, così, un esempio di allevamento professionale che potrà essere la “scuola” per i giovani del Recanto ed il modello anche per gli altri allevatori della Regione. Per ultimare la prima fase del progetto sono necessari almeno altri 20 milioni di lire, finalizzati all’acquisto di altre gabbie e alla importazione di riproduttori selezionati. Nella mia veste di volontario italiano del Recanto sono dunque alla ricerca di 400 persone amiche che, con un contributo di 50 mila lire ne permettano la conclusione. I programmi futuri prevedono, in successione, la realizzazione di una Scuola di Coniglicoltura e di una Associazione-Cooperativa delle famiglie dei giovani produttori. Per questi programmi ci stiamo muovendo mediante la stesura di un progetto di cooperazione con finanziamento CEE da inoltrarsi tramite una organizzazione non governativa di Verona: il MLAL (Movimento Laici America Latina). L’Italia ha la più importante coniglicoltura del mondo e, personalmente, reputerei molto interessante poter utilizzare la tecnica e la tecnologia italiana per: proporre esperienze sostenibili anche in altri continenti; offrire opportunità di formazione e lavoro, anche a giovani emarginati di altri Paesi; riallacciare i contatti di amicizia con le numerose comunità di italiani sparse nei quattro angoli della terra.


Questi articoli sono stati pubblicati sul numero di Gennaio/Febbraio 1998 del giornale «il GRILLO parlante».