BUSH MINACCIA DI PORTARE LA DEMOCRAZIA A CUBA

Dal prossimo 30 giugno per un cittadino cubano-statunitense diventerà quasi impossibile tornare nell’isola caraibica. Da quella data, infatti, entreranno in vigore alcune delle misure stabilite dall’amministrazione Usa nel nuovo pacchetto di decisioni prese da Washington lo scorso 6 maggio per appesantire il blocco economico ai danni di Cuba. La misura che maggiormente colpirà i cubani emigrati negli Usa, ma anche i loro parenti rimasti nei Carabi, riguarda le restrizioni sui viaggi.

Manifestazione del 20 giugno 2004 a CubaDal prossimo 30 giugno, infatti, i cubano-statunitensi potranno tornare a Cuba solo una volta ogni tre anni e non più una l’anno, come è sempre accaduto fino a oggi, e la loro permanenza non potrà protrarsi per più di 14 giorni. Andrà ancora peggio ai cittadini Usa privi di discendenza cubana i quali, nonostante la costituzione americana affermi il contrario in materia di libertà di spostamento, non potranno recarsi per nessuna ragione in territorio cubano, a meno che non siano giornalisti o parlamentari autorizzati.

Chiunque torni da Cuba non potrà portare con sé merce acquistata nel Paese caraibico (in passato il valore massimo dei beni importabili negli Usa era fissato a 100 dollari); inoltre, i viaggiatori non potranno portare con sé più di 300 dollari per la loro intera permanenza (il 10 per cento di quanto permesso fino a oggi) e non potranno spendere più di 50 dollari al giorno. Misure molto restrittive, dunque, sino al peso delle valigie (massimo 27,5 chilogrammi complessivi di bagagli).

La decisione del governo Bush, accolta con favore da una parte della ‘dissidenza’ cubana in Florida, mira a colpire il più possibile l’economia del Paese caraibico, già agonizzante, con lo scopo di farne cadere il governo, ed è stata fortemente criticata soprattutto dalle agenzie di viaggi statunitensi, che temono forti contraccolpi per i loro affari.

  
IL POPOLO CUBANO IN PIAZZA
 
Il governo cubano ha organizzato Domenica 20 giugno all’Avana una manifestazione di protesta contro “le brutali misure anti-cubane dell’attuale governo degli Stati Uniti”, come hanno spiegato le autorità della capitale del Paese caraibico.
“Sarà un nuovo scenario della battaglia della verità contro le menzogne e delle nobili idee del nostro popolo contro il pensiero totalitario dell’amministrazione imperiale” hanno insistito le autorità cubane, annunciando la presenza di almeno 200.000 persone all’iniziativa. 

 
ALL’AVANA IN LUGLIO VIII FESTIVAL MONDIALE DEL TEATRO AMATORIALE INFANTILE

Una buona notizia. Sarà Cuba la sede dell’ottavo Festival mondiale del teatro amatoriale infantile, nonostante la concomitante candidatura degli Stati Uniti per ospitare la manifestazione che si aprirà il 19 luglio prossimo per concludersi il 25. È la prima volta che un Paese in via di sviluppo è chiamato a organizzare l’evento e l’importante riconoscimento è stato assegnato all’Avana proprio in un periodo di grande tensione con gli Stati Uniti che, tra l’altro, dall’inizio di luglio renderanno ancora più pesante il blocco economico ai danni del Paese caraibico. Il festival non si era mai svolto in precedenza nel continente americano, essendo stato organizzato per sei volte in Europa e una in Giappone. La scelta di Cuba come sede dell’evento, secondo il presidente del comitato organizzatore, Fernando Rojas, dipende anche dall’attenzione che la società cubana ha sempre prestato alle problematiche dell’infanzia oltre alla capacità organizzativa dell’isola per le manifestazioni culturali. Zulema Armas, presidente del Centro nazionale dell’associazione internazionale del teatro amatoriale, un’organizzazione non governativa (ong) cui partecipano 83 nazioni, ha reso noto che al festival parteciperanno 700 bambini e ragazzi provenienti da 28 Paesi, e che l’evento godrà del patrocinio dell’Unesco (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza e la cultura) e dell’Unicef (Fondo delle Nazioni Unite per l’infanzia). Gli spettacoli si svolgeranno principalmente presso il complesso militare coloniale del parco Morro- Cabaña, una sede di solito utilizzata per i grandi eventi; altri andranno in scena al teatro nazionale di Cuba, negli ospedali pediatrici e presso le scuole speciali del Paese per bambini handicappati. Parallelamente al festival, si svolgerà un simposio internazionale sul futuro del teatro per bambini.