[Roberta Magagna • Maggio 1998] Abbiamo rivolto tre domande ad alcuni consiglieri della sezione sambonifacese del Club Alpino Italiano. Ecco le loro risposte...

C.A.I. DI SAN BONIFACIO: RISPETTARE LA MONTAGNA

Abbiamo rivolto tre domande ad alcuni consiglieri della sezione sambonifacese del Club Alpino Italiano. Ecco le loro risposte.

Cos’é il C.a.i.?
“Il Club Alpino Italiano, fondato a Torino nell’anno 1863 per iniziativa di Quintino Sella, è una libera associazione nazionale che ha per scopo l’alpinismo in ogni sua manifestazione, la conoscenza e lo studio delle montagne, specialmente di quelle italiane, e la difesa del loro ambiente naturale. Nel 1966 un gruppo di “amici della montagna” ottenne, dalla sezione del CAI di Verona, di potersi istituire una sottosezione a San Bonifacio. Poi, nel 1994, diventò sezione. Ora a questa associazione apparteniamo in 570 soci, distribuiti in un vasto territorio di 50 comuni dell’est veronese. Noi ci preoccupiamo di promuovere l’alpinismo, cercando di avvicinare le persone alla montagna, fornendo loro un’istruzione tecnica per facilitarle nelle varie escursioni che proponiamo, e la sicurezza di avere accanto delle persone esperte che le sappiano guidare. Ma la nostra attività non si ferma qui: infatti la sezione è divisa in dieci commissioni: attività culturali e biblioteca, alpinismo giovanile, giornale, sede, gite estive ed invernali, tecnica, Malga Terrazzo, intergruppi ed infine il gruppo rocciatori “G. Biasin”.

Qual è la vostra più grande soddisfazione?
Tutte le uscite che facciamo sono uniche e indimenticabili, ed è difficile scegliere quale raccontare. Quello che più ci soddisfa comunque è il fatto che la gente partecipa numerosa alle nostre attività sia in montagna che non. Ad esempio durante un “Settembre Sambonifacese” moltissime persone, soprattutto giovani, si sono divertite ad arrampicarsi su di un muro artificiale che abbiamo attrezzato in paese.

Volete rivolgere un appello ai lettori?
Rispettate la montagna! Non deve essere vista con la solita mentalità consumistica; non è terra di conquista in cui ognuno può fare quello che vuole! Bisogna capire e rispettare la montagna. Quindi un fiore verrà apprezzato se sarà lasciato dove si trova. Si deve imparare ad ascoltare la montagna e allo stesso tempo si imparerà ad ascoltare se stessi. Se volete partecipare a qualche nostra attività, veniteci a trovare ogni giovedì sera, dalle 20,45, presso i seminterrati delle scuole elementari “G. Sandri” di via Roma a san Bonifacio. Vi aspettiamo!!!