CAMPAGNA DI INDIGNAZIONE NAZIONALE: «UNITI NELL’IMPEGNO» CONTRO LO SPRECO DI DENARO PUBBLICO


UNITI NELL’IMPEGNO

«13 miliardi di euro per i cacciabombardieri F-35. E un “terremoto” di indignazione, un coro di proteste. É quello che la società civile è chiamata, ora più che mai, ad esprimere dopo che l’8 aprile 2009 le commissioni Difesa di Camera e Senato hanno espresso parere favorevole al “Programma pluriennale relativo all’acquisizione del sistema d’arma Joint Strike Fighter JSF”, il faraonico progetto che il Governo intende lanciare mediante la produzione e acquisizione di 131 cacciabombardieri JSF completi di relativi equipaggiamenti, supporto logistico e basi operative. Costo stimato: oltre 13 miliardi di euro (oltre 25000 miliardi di vecchie lire), nel periodo 2009-2026».

É con questo annuncio che, come molti di voi ricorderanno, il 16 aprile 2009 ho deciso di invitare i lettori di GRILLOnews.it ad aderire alla Campagna di Indignazione Nazionale, lanciata dalla testata online stessa, mediante la sottoscrizione di un appello rivolto alle istituzioni politiche nazionali e agli organi di informazione, in cui veniva sottolineato che «con queste righe desideriamo esprimervi la nostra indignazione. Che diventa ancora più grande di fronte alla preoccupante crisi economica che influisce sulla vita di milioni di cittadini che vivono in Italia, e alle altrettanto preoccupanti calamità naturali che hanno colpito una parte del nostro Paese. Sappiate che riteniamo inammissibile e immorale che il Governo si impegni ad investire decine di miliardi di euro per l’acquisizione di cacciabombardieri. Per questo ci impegniamo a far sì che questo grido di indignazione giunga in ogni luogo d’Italia, nella speranza che il suddetto “Programma pluriennale” venga fermato».


Obiettivo
: richiamare l’attenzione dei cittadini e dei mass-media nei confronti di una questione importante, che da anni vede impegnate molteplici realtà associative, in primis le organizzazioni della società civile unite nella campagna «Sbilanciamoci!» e la Rete italiana per il disarmo.

In questi due mesi e mezzo la Campagna, condotta esclusivamente utilizzando Internet, è riuscita a coinvolgere oltre 8700 cittadini di ogni estrazione sociale, che hanno sottoscritto l’appello e trovato in questo sito informazioni e aggiornamenti relativi all’iniziativa.

Parallelamente la Campagna ha inoltrato più volte l’appello ai destinatari (Presidente della Repubblica, Presidente del Consiglio dei Ministri, Presidenti di Camera e Senato, Ministri e Gruppi parlamentari di Camera e Senato, Presidenti delle Regioni, organizzazioni sindacali e un migliaio di mass-media) riscontrando un discreto interesse da parte di alcune testate giornalistiche e un preoccupante silenzio delle autorità politiche.

Il 19 maggio 2009, Rete Italiana per il Disarmo e Campagna Sbilanciamoci hanno lanciato su scala nazionale una analoga campagna di pressione, denominata «Caccia al caccia! Diciamo NO agli F35!», affinché il Governo italiano rinunci all’acquisto dei cacciabombardieri JSF-F35 e usi in maniera migliore per la popolazione i miliardi di spesa previsti.

Da qui la decisione della Campagna di Indignazione Nazionale di proseguire il proprio impegno di sensibilizzazione e mobilitazione confluendo nella suddetta iniziativa nazionale, in modo da unire gli sforzi e testimoniare così l’unità di intenti di migliaia di cittadini di buonsenso convinti che l’acquisizione di strumenti di morte sia un imperdonabile spreco di risorse.

Se non l’hai già fatto, ti invito ad unirti al coro di indignazione: firma e invita a firmare la petizione nazionale «Caccia al caccia! Diciamo NO agli F35!»: avrai così modo di ricevere periodici aggiornamenti sulla Campagna.

Anche le singole associazioni possono aderire.

E, come sempre, passaparola!

Amedeo Tosi

direttore responsabile di GRILLOnews.it

promotore della Campagna di Indignazione Nazionale

Clicca su DOCUMENTI DI APPROFONDIMENTO e avrai modo di trovare e leggere: 1) La scheda del progetto JSF – 2) Le alternative al JSF – 3) L’appello alla mobilitazione – 4) Modulo cartaceo per la raccolta di adesioni – 5) Il volantino della mobilitazione – 6) Testo di delibera per enti locali.