[Compagnia teatrale La Moscheta • 23.09.03] Questo vuole essere un appello che lanciamo a tutta la popolazione di Colognola ai Colli affinché si adoperi per mantenere aperto il proprio Teatro, autentico monumento, l’unico monumento che ha svolto il ruolo di segnalibro nelle pagine della storia del nostro paese e sta rischiando di chiudere!

COLOGNOLA AI COLLI (VR). APPELLO DELLA COMPAGNIA TEATRALE “LA MOSCHETA” PER SALVARE IL TEATRO GLISENTI

Questo vuole essere un appello che lanciamo a tutta la popolazione di Colognola ai Colli affinché si adoperi per mantenere aperto il proprio Teatro, autentico monumento, l’unico monumento che ha svolto il ruolo di segnalibro nelle pagine della storia del nostro paese e sta rischiando di chiudere!
Questo vuole essere un richiamo al gusto dell’arte, del bello, per salvare tutti noi dall’egoismo, dalla sete di denaro e di facili speculazioni, che stanno inquinando   ogni strato sociale. Per non vanificare gli sforzi, anche economici (soldi di tutti voi cittadini, spesi non più di dieci anni fa per rendere a norma lo stabile) vogliamo sensibilizzare tutti affinché la giustizia trionfi. Temiamo che con la chiusura del Teatro Glisenti sia davvero buio totale sulla già scarsa disponibilità di spazi culturali a Colognola. Contatta la Compagnia Teatrale: ogni vostro e-mail sarà un battito di vita per tutti noi e per i nostri figli. www.lamoscheta.it Fateci sentire che non siamo soli! “Il teatro e le sue arti sorelle non possono esimersi dal loro ruolo di responsabilità verso la società. La nostra efficacia è grande e trascende i confini nazionali. Noi invitiamo la gente a teatro per presentare loro un’immagine della realtà, una forma saggia e condivisibile, capace di renderli consapevoli e di divertirli nello stesso tempo… Mandiamo questo messaggio da oltre ventitré anni L’arte può salvare l’uomo dall’intossicazione, dalle illusioni e dai miracoli. Noi gente di teatro, cerchiamo di rendere il nostro pianeta adatto a viverci sopra: e questo significa, soprattutto che dobbiamo creare un teatro per un presente di pace e un futuro solidale, in cui l’uomo sia d’aiuto all’uomo. Oggi, come in quasi tutto quello che facciamo, il problema della distruzione dell’uomo è qualcosa di cui ciascuno di noi è profondamente toccato. In un tempo in cui la diplomazia e la politica hanno armi cosi terribilmente corte e deboli, le delicate spalle dell’arte devono sopportare la pesante responsabilità di mantenere stretti i legami fra gli uomini. Qualsiasi cosa possa mostrarci che apparteniamo ancora ad una stessa specie, che siamo parte di una comunità, ha un grande valore umano. L’intera comunità è chiamata a raggiungere una vera catarsi, un sollievo dal dramma attraverso una comprensione profonda ed interiore, altrimenti la catastrofe si abbatterà su noi tutti. Il drammaturgo anonimo che ha scritto per noi le parti, questo grande “ironista”, questo incredibile umorista, ha trasformato il mondo intero in un palcoscenico. La fiducia nella conoscenza ci ha trasformati tutti in attori; non ci sarà più pubblico per il grande silenzio che ci coprirà senza lasciare nessuno fuori del suo mortale sudario. Sto parlando, naturalmente del problema della guerra, ma implicito in tutti i drammi che non sono mai stati rappresentati è il tema del destino dell’uomo.. La sola differenza ora, è che piuttosto che un eroe isolato, noi tutti dobbiamo trovare una soluzione o morire. L’ironia finale è che siccome ci sentiamo presi nell’ingranaggio di forze distruttive e prive di rimorsi noi non possiamo trovare ciò che abbiamo sempre chiesto al nostro eroe tragico: un momento di riconciliazione, un momento d’accettazione non rassegnata, un istante in cui poter riconoscere che la causa della distruzione non è nelle stelle, ma in noi stessi. Questa è la ragione per cui abbiamo bisogno del teatro: perché soprattutto il teatro pone l’uomo al centro del mondo. Dobbiamo avere un luogo di calma all’interno dell’avventura della vita, l’occhio al centro del ciclone, da cui osservare l’antica rivelazione di un uomo che doveva confrontarsi con Dio per costruire il proprio destino.