CUBA. AFFRONTARE CON INTELLIGENZA E GENEROSITÁ I DANNI DEGLI URAGANI


É un piacere avere la possibilitá di descrivere brevemente l’esperienza diretta vissuta in Cuba e relativa al passaggio dei due potentissimi uragani Gustav e Ike, che tra il 30 di agosto e il 9 di settembre del 2008 hanno prodotto gravissimi danni mai verificatisi a questo livello nel Paese.

É sufficiente pensare che in varie zone vi sono state precipitazioni con un accumulo di mezzo metro di acqua in 24 ore. E raffiche di vento che hanno raggiunto i 350 Km/h. Piú di tre milioni di persone hanno dovuto abbandonare le loro abitazioni. Circa mezzo milione di case sono state danneggiate fortemente e molte totalmente distrutte. Vi sono state interruzioni della corrente elettrica e dei servizi telefonici, moltissime fabbriche ed edifici pubblici sono stati messi fuori servizio, il traffico stradale é stato spesso interrotto per la caduta di alberi ed infine vi sono stati ingenti danni alle coltivazioni in circa settecentomila ettari. É necessario vivere un’esperienza di questo tipo per rendersi conto dell’efficacia ed intelligenza con cui sono state prese tutte le misure preventive, della continua presenza nei luoghi piú disastrati dei dirigenti politici a livello locale, provinciale e nazionale, condividendo la vita con quanti stavano soffrendo. Oltre alla grande solidarietá della popolazione nei confronti di chi si é trovato in pericolo.

É questa la ragione per cui solo 7 persone hanno perso la vita, in realtà per non aver seguito le istruzioni diffuse in continuazione attraverso la radio, televisione e, dove necessario, direttamente in forma personale. Tutti coloro che hanno dovuto fuggire dalle loro abitazioni sono stati accolti in centri di evacuazione, scuole, ospedali e case private. Si è cercato di mantenere un’atmosfera serena nei luoghi piú colpiti, con la presenza di gruppi musicali che hanno offerto spettacoli con generositá e tanto amore. Si è cercato di dare l’opportunitá ai giovani di ricevere senza interruzioni l’istruzione scolastica e per questo varie persone hanno aperto le porte delle loro abitazioni a studenti e maestri, trasformando cosí case private in piccole scuole.

Immediatamente dopo la fine degli uragani sono iniziati i lavori di recupero, inviando nelle zone piú disastrate i materiali per la ricostruzione delle case private e degli edifici pubblici. Colpisce vedere come tutti partecipano con entusiasmo ai lavori perché tutti possano riprendere un tenore di vita normale. Ho potuto cosí toccare con mano i risultati raggiunti da un popolo che ha fatto una scelta di grande valore sociale in direzione di una vera solidarietà e uguaglianza, nonostante le immense difficoltà dovute all’embargo degli Stati Uniti. Tutto questo ci deve far riflettere e dare la forza per impegnarci affinché si diffonda nei Paesi dove viviamo una mentalità di giustizia e di impegno per gli altri, lasciando da parte l’egoismo e la ricerca del potere e del successo, tipici di una mentalità neoliberale.

Inoltre dobbiamo impegnarci perché si diffonda sempre piú l’utilizzo delle fonti rinnovabili di energia (solare diretto ed indiretto come acqua, vento e biomassa) totalmente pulite e presenti in grande abbondanza in tutti i Paesi, per ridurre i disturbi atmosferici dovuti all’utilizzo delle fonti fossili che causano questi gravi fenomeni naturali.

Enrico Turrini