[Comitato di Solidarieta' con il Popolo Eritreo • 15.02.03] Eritrea. Paese conosciuto e sconosciuto. Paese che ci riporta sentimenti seppelliti nella memoria, sentimenti talvolta contradditori, di amore o di imbarazzo. E' stata la prima colonia italiana.

ERITREA: APPELLO URGENTE

Eritrea. Paese conosciuto e sconosciuto. Paese che ci riporta sentimenti seppelliti nella memoria, sentimenti talvolta contradditori, di amore o di imbarazzo. E’ stata la prima colonia italiana. La prima colonia dell’impero. A 10 anni dall’indipendenza dall’Etiopia, ottenuto dopo 30 anni di guerra, non la troviamo ancora su tantissime cartine geografiche ufficiali, eppure è lì ad affacciarsi sul Mar Rosso. Ed è lì, in Eritrea, come in tanti Paesi africani, che oggi si muore di fame. E di abbandono. Sono 2 milioni, su una popolazione di tre milioni e mezzo, il 60% sotto i 15 anni, le persone che, a causa della siccità, sono a rischio fame. Non sono arrivate le grandi pioggie e non ci sono più uomini a lavorare la terra. Gli uomini sono ancora al fronte, perchè la guerra è sì ferma, ma non finita. Le forze dell’ONU non hanno ancora potuto segnare i confini che una Commissione Internazionale aveva definito il 13 aprile del 2002. Il Governo Eritreo aveva lanciato un appello alla Comunità Internazionale per l’invio urgente di aiuti alimentari di prima necessità. Il Comitato di Solidarietà con il Popolo Eritreo, insieme al Comune di Verona risponde all’appello perchè questi due milioni di eritrei, questi bambini, queste donne, questi uomini, questi vecchi, non siano abbandonati a loro stessi. Questa guerra sciagurata, scoppiata nel maggio 98 per presunti motivi di confine, ha distrutto tutte le speranze di un popolo che dopo l’indipendenza, aveva fatto del perdono e della convivenza pacifica, la sua bandiera. Non c’erano in Eritrea bambini di strada: adesso ci sono e tanti ed anche vecchi di strada, umiliati a dover stendere la mano. Ci sono mutilati, profughi, giovani senza speranza…E fame, fame dappertutto. Servono soldi, tanti, per comperare e spedire zucchero, latte in polvere, biscotti energetici, medicine. E servono urgentemente. Il Comitato di Solidarietà con il Popolo Eritreo è impegnato in Eritrea dal 1984. Ha costruito case famiglia per gli orfani, ha tolto dal carcere i bambini, dando loro una casa e degli affetti, in attesa che anche le loro mamme, scontata la pena, possano uscire. Ha aiutato più di 2.000 bambini orfani ad inserirsi nelle famiglie attraverso le adozioni a distanza. Sta progettando l’acquisto di barche là in quella Dankalia dove il mare è una ricchezza….se puoi pescare. Sta ristrutturando delle scuole fatiscenti ed ha iniziato un progetto di prevenzione sanitaria per i bambini fino agli 8 anni, con l’invio di medici volontari, disponibili alla formazione di personale sanitario locale. E tanti altri micro-progetti di autosufficieza. Ci appelliamo pertanto a questa città, che è solidale per eccellenza, è un appello “di minoranza”,perchè prenda in considerazione questi due milioni di eritrei a rischio fame, cioè a rischio morte. Non possiamo abbandonarli! Aiutateci ad aiutarli. (Comitato di Solidarieta’ con il Popolo Eritreo Casella postale 242 – 37121 – Verona – tel. 045-8019848 – fax 045-8007745 e-mail: [email protected] home page: www.soleritrea.org Conto corrente postale n.11586377- Conto corente bancario n.1958/5/79 – Abi 02008 – Cab 11705 – Cariverona – Piazza Brà. Indicare una delle seguenti causali: emergenza fame; sostegno a distanza; progetto di autosufficienza; progetto di sviluppo.