09.12.07 – Civitanova M. (MC) – «Integrazione, integralismo e nudo integrale – racconti al peperoncino dal mondo globale»

Domenica 9 dicembre 2007 alle ore 17,30 presso la libreria Mondadori di Civitanova M. (MC) – C.so V. Emanuele n. 9, sarà presentato il libro di Nabil Al-Zein “Integrazione, integralismo e nudo integrale – racconti al peperoncino dal mondo globale” (peQuod ed. ). Sarà presente l’autore.

È un libro divertente, acuto, ironico e dissacrante questo esordio narrativo di Nabil Al-Zein. Gli otto racconti raccolti in questo piccolo volume affrontano tutti il tema attualissimo dell’immigrazione: giovani, vecchi, donne, uomini, musulmani, ebrei, cristiani, tutti accomunati da un solo destino: lasciare casa propria nella speranza di un futuro migliore. Ed è inevitabile la confusione e il magma culturale che ne esce; inevitabili anche i pregiudizi, gli stereotipi e ogni altro aspetto di un dramma che visto con gli occhi dell’autore diventa un’irresistibile tragicommedia caleidoscopica. Figli che arrivano in Italia e vengono travolti da un Occidente possibilistico e seducente e padri apprensivi che partono per andarli a recuperare. Matrimoni misti quanto a razza, religione e lingua. Incomprensioni, ipocrisie, amore, odio, tentativi di tolleranza e intolleranza, falsi miti e illusioni fuoriescono da questi racconti con una vitalità travolgente. Il mondo globale, multiculturale, multirazziale e multireligioso che ci presenta Nabil Al-Zein in queste pagine ha mille dimensioni e un solo attore: l’Uomo pieno di incertezze, conflitti, amarezze, ma con una grande voglia di vivere e sperare.

L’autore italo-siriano, marchigiano d’adozione, medico dentista e pittore astrattista, ha inteso affrontare con ironia e in modo divertente i seri problemi del mondo globale nelle sue varie sfaccettature, sdrammatizzando l’intrigato rapporto tra i due mondi, quello occidentale opulento e materiale, e quello mediorientale e più in generale del sud del mondo, povero e pieno di contraddizioni, con tanta voglia di riscossa che talvolta rasenta la vendetta.

Ha voluto focalizzare l’altra faccia dell’arabo non più terrorista integralista (come vuole stereotipare i media a caccia di audience a tutti i costi), ma è un uomo con tutte le sue debolezze, che sa amare e piangere, sa sbagliare e pentirsi. Questo lato tenuto gelosamente nascosto per orgoglio dallo stesso arabo è stato messo a nudo senza falsi pudori.

È un tuffo nelle abitudini e nei costumi mediorientali che mette il dito nella piaga nell’affrontare drammi insoluti, quali quelli dei due popoli duramente provati: Palestinesi ed Ebrei. Focalizza l’attenzione sui regimi dittatoriali e polizieschi arabi che covano sotto le ceneri il germe del terrorismo, pronto a soppiantarli alla prima occasione scagliandosi contro l’Occidente che li ha protetti fino a ieri. Tutto questo non poteva non produrre una migrazione epocale che non sarà mai tamponata da leggi e leggine miranti a controllare frontiere ormai inesistenti.

L’autore ha voluto ricordarci che l’integralismo è un male oscuro che aveva colpito e continua tuttora a colpire non solo l’Islam ma tutte le religioni. Tutti questi temi sono stati affrontati con comicità e satira per far sì che anche l’uomo comune, alienato dal mondo attuale, riluttante a digerire altri drammi sopra i suoi esistenziali che l’hanno reso saturo di angosce e sazio di preoccupazioni, possa lo stesso riflettere per capire tutto ciò che lo circonda, perché solo conoscere può aiutare a capire ed è il solo modo perché ci accettiamo l’uno e l’altro, affinché tutti insieme contribuiamo alla diffusione dell’amore fraterno e della pace in questo mondo globalizzato.