17.01.08 – Verona – Presentazione del romanzo storico «Il Vòlto Barbaro» di Rosanna Mutinelli

L’Associazione Culturale «S.Lucia» in collaborazione con il C.I.F. Centro Italiano Femminile di via Mantovana 66, a Verona, ha il piacere di ospitare giovedì 17 gennaio 2008 alle ore 16.30 la presentazione del romanzo storico «Il Vòlto Barbaro» di Rosanna Mutinelli, edito da Michele Di Salvo Editore.

L’incontro, ad ingresso libero, sarà aperto dalla presidentessa prof.ssa Raffaela Lamastra; interverrà poi la prof.ssa Alessandra Adami, docente di Lettere e Storia e l´autrice Rosanna Mutinelli. Gli interventi saranno intervallati dalla lettura di alcuni stralci del romanzo recitati da Chiara Ramanzini (della Scuola di Teatro DEDALO di Milano).

L’iniziativa si presenta come un´interessante opportunità per riscoprire e valorizzare la storia di Verona scaligera, anche attraverso una avvincente fantasia romanzesca.

L´autrice Rosanna Mutinelli insegna Educazione Visiva e Discipline Pittoriche presso l´Istituto Secondario Superiore di Istruzione Artistica di Verona dal 1987. Negli anni ha coltivato con entusiasmo e passione il suo interesse nei vari campi dell´espressività: dalla pittura all´illustrazione, dal fumetto al racconto, dalla poesia al romanzo. Ha pubblicato nel 2005 il racconto «Il canto del silenzio» all´interno della raccolta «La Memoria» (Michele Di Salvo Editore).

«IL Vòlto Barbaro» è un romanzo storico ambientato nella Verona medievale (correva l´anno 1267), e coniuga la narrazione storica assolutamente fedele agli avvenimenti dell´epoca, alla passione per il romanzo che si esprime nel districarsi di trame ed intrighi, arricchito dallo sbocciare di due amori difficili e contrastati.

Verona. Piazza dei Signori. Una donna si siede in contemplazione degli antichi edifici che circondano la piazza e diventa inconsapevole spettatrice di eventi accaduti molti secoli prima. Ottobre, anno del Signore 1267. Mastino I della Scala, capitano del popolo veronese, accoglie Corradino di Svevia sceso dalla Baviera e diretto verso il Regno di Sicilia. Tra le file dei cavalieri il giovane pupillo di Mastino, Longarello, porta lo stendardo del Comune. Nelle affollate viuzze cittadine, animate da popolani affaccendati e colorate da stendardi e tornei, serpeggiano insidiosi intrighi e congiure fratricide per il potere, conteso da guelfi e ghibellini.
Comincia così un´avventura, che durerà un´intera vita e forse più, di un cavaliere ghibellino senza radici, che non ha conosciuto né un padre tanto meno una vera madre e che vedrà in Costanza, ultima rampolla dei guelfi Da Pigozzi, la famiglia che non ha potuto avere. Nel ventre della Storia si consumano due amori difficili, contrastati dalla partigianeria il primo, dall´odio religioso l´altro, mentre formule oscure e riti alchemici impreziosiscono l´affresco storico, calcando le orme dei Templari. L´indimenticabile immobilità geometrica delle tele di Paolo Uccello rivive nelle scene corali del romanzo, in cui il cozzare delle armature, e il barbaglio di spade e cimieri si sciolgono nelle piane distese che si allargano intorno a luoghi sacri e alla città veneta.