24.05.10 – Verona – Baffetti diademi e piume di struzzo. La rappresentazione dell’omosessualità sui media italiani

Circolo Pink di Verona (Via Scrimiari), in occasione della Giornata Internazionale contro l’Omofobia, vi invita lunedi 24 maggio 2010 alle ore 21.00 alla presentazione della tesi “Baffetti diademi e piume di struzzo” di Marco Bortoli. La rappresentazione dell’omosessualità sui media italiani.

IL TUO SILENZIO E’ IL REGALO PIU’ BELLO CHE FAI AD OGNI VIOLENZA!

Campagna 2009/2010 contro l’omo/lesbo/transfobia

La Giornata contro l’omofobia (o IDAHO, acronimo di International Day Against Homophobia) è una ricorrenza ideata da Louis-Georges Tin, curatore del Dictionnaire de l’homophobie (Presses Universitaires de France, 2003). La prima Giornata internazionale contro l’omofobia ha avuto luogo il 17 maggio 2005, a 14 anni esatti dalla rimozione dell’omosessualità dalla lista delle malattie mentali nella classificazione internazionale delle malattie pubblicata dall’Organizzazione mondiale della sanità; 17 maggio del 1991 l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha dichiarato l’omosessualità una “variante naturale del comportamento umano”.

Nel 2007, in seguito ad alcune dichiarazioni di autorità polacche contro la comunità LGBT, l’Unione europea ha istituito ufficialmente la giornata contro l’omofobia sul suo territorio. Alcuni estratti del testo approvato:

« Il Parlamento europeo <…> ribadisce il suo invito a tutti gli Stati membri a proporre leggi che superino le discriminazioni subite da coppie dello stesso sesso e chiede alla Commissione di presentare proposte per garantire che il principio del riconoscimento reciproco sia applicato anche in questo settore al fine di garantire la libertà di circolazione per tutte le persone nell’Unione europea senza discriminazioni; »
(art 8)

« <…> condanna i commenti discriminatori formulati da dirigenti politici e religiosi nei confronti degli omosessuali, in quanto alimentano l’odio e la violenza, anche se ritirati in un secondo tempo, e chiede alle gerarchie delle rispettive organizzazioni di condannarli » (art 10)

Il Circolo Pink di Verona partecipa a questa giornata con una campagna pubblicitaria che sarà da domani sui muri di Verona, una campagna nata nel 2009 proprio per sensibilizzare tutte le persone vittime di violenze omofobiche, sia in città e sia in provincia. Accade di frequente che queste violenze siano taciute, o, peggio, nascoste: ecco perché abbiamo pensato di dare aiuto alle vittime con questo messaggio. Fintanto che le violenze sono coperte dal silenzio, continueranno all’infinito, perché le cose che non si dicono, e non si nominano, è come se non esistessero.
L’ultima aggressione, pochi giorni fa, a Bolzano: due ragazzi gay  si sono dati un bacio all’aperto, e per questo sono stati aggrediti a calci e pugni. Ma questa è solo l’ultima di tante, troppe violenze che, nel nostro paese, vengono consumate ai danni dei gay delle lesbiche e dei trans. Dal 2009, trapela qualche notizia in più, rispetto al passato, probabilmente perché gli episodi  sono stati molto gravi, ed è aumentata la loro frequenza.

Non possiamo tuttavia illuderci: molti atti di violenza restano coperti da silenzio, per le più svariate ragioni; mentre è evidente che persistono i soprusi e le violenze che colpiscono la sfera culturale e affettiva. Anche di questi ultimi conviene occuparsi e preoccuparsi, perché producono un male forse più lacerante del danno fisico, e alimentano il pregiudizio.
Con questa affissione cittadina, vorremmo denunciare le conseguenze dell’omofobia e contribuire a rompere il muro di silenzio che le copre: lo vorremmo fare soprattutto sui posti di lavoro, dove si sa che è più facile essere ricattati, dove le persone omosessuali e transessuali non possono vivere la loro condizione in modo libero. E non dimentichiamo neppure le difficoltà e le sofferenze che si producono in ambito famigliare: nonostante sia spesso e volentieri esaltata dalla morale cattolica, proprio la famiglia è il luogo dove gay lesbiche e trans vivono come persone indesiderate, e sono costrette a camuffare o a nascondere i loro sentimenti.

Non poter dire, non poter dirsi, significa scomparire, non esistere. Per questo parliamo, per poter esistere.

La campagna “IL TUO SILENZIO E’ IL REGALO PIU’ BELLO CHE FAI AD OGNI VIOLENZA!” è stata realizzata con il contributo e il sostegno di: CGIL, CISL, UIL, RDB – CUB Verona, ARCI Passepartout Verona, MAG – Verona, Comitato Pari Opportunità Università di Verona.

Il Circolo Pink: www.circolopink.it