VERONA. «16 PASSI NELL’IGNOTO»: ESERCIZI FISICI E PERCETTIVI

Il Teatro dell’Alieno nasce nel 2005 come laboratorio teatrale presso il centro interculturale del comune di Verona, Casa di Ramia. Si occupa fin dall’inizio di relazioni tra gruppi di differenti etnie e culture, senza limiti di età. Ha prodotto interventi e performances in alcune scuole medie superiori di Verona e vari spettacoli, per la regia di Aurelio Sabatino. Il Teatro dell’Alieno è promotore e responsabile del progetto di scambio Verona-Yerevan: «Il teatro come strumento di relazione tra differenze ed affinità», un progetto curato dallo stesso Sabatino e da Elena Migliavacca. Il progetto di scambio culturale Verona –Yerevan nasce dalla relazione tra Casa di Ramìa, in particolare il “Teatro dell’Alieno” e l’Università Linguistica Statale “V. Brusov” di Yerevan. Vede inoltre il coinvolgimento dell’Università degli Studi di Verona, con la quale l’Università Linguistica Statale “V. Brusov” di Yerevan ha siglato un quadro di cooperazione, attraverso la mediazione di Casa di Ramia. Altri enti e soggetti coinvolti sono, l’Ambasciata d’Italia in Armenia, il Consolato Onorario d’Italia di Gyumri, la fondazione Family Care di Yerevan, il Ministero della Cultura e delle Politiche Giovanili dell’Armenia.
Questa relazione di scambio ha assunto tre forme: il teatro, inteso come lavoro di ricerca e possibilità di relazione più profonda con sé stessi, con gli altri, e con i luoghi che ci circondano; il viaggio, come viaggio di turismo responsabile e solidale, come viaggio all’interno del paese e della città verso i suoi luoghi più significativi, come viaggio di scoperta delle tradizioni; l’ospitalità, scelta come stile di viaggio e di conoscenza dell’altro.

Detto questo, Aurelio Sabatino informa che dalla seconda metà di novembre (giorno e orario da definire) si terranno a Verona «16 passi nell’ignoto», cioé 16 incontri di 1 ora e mezza ciascuno in cui verranno proposti esercizi fisici e percettivi ad un gruppo composto da massimo 20 persone, senza limiti di età. Tema portante degli incontri sarà il movimento del corpo e la percezione dell’altro. L’attività proposta muove dalla necessità di instaurare relazioni nuove con sé e con l’altro. Il teatro è proposto come strumento di relazione, per scoprire e affinare le proprie capacità percettive, attraverso un lavoro sul corpo. Il movimento e l’immobilità, il suono e il silenzio saranno le condizioni necessarie per il lavoro proposto. 16 incontri, 16 passi per comporre una danza.

Per ulteriori informazioni e iscrizioni contattare Aurelio Sabatino: tel.3386023146 – [email protected]