[di Mariagrazia Bonollo • 12.01.03] E’ pieno inverno ma le coppie che pensano di sposarsi in primavera sono già immerse nei roventi preparativi del loro matrimonio. Uno dei dilemmi è il vestito della sposa: deve essere bello, perché rappresenterà il ricordo di uno dei momenti più importanti del propria vita, ma a molte vengono le palpitazioni quando si rendono conto di quanto sia costoso un abito da indossare solo per poche ore…

GARABITO: COME COMPRARE ABBIGLIAMENTO FACENDO SOLIDARIETA’

E’ pieno inverno ma le coppie che pensano di sposarsi in primavera sono già immerse nei roventi preparativi del loro matrimonio. Uno dei dilemmi è il vestito della sposa: deve essere bello, perché rappresenterà il ricordo di uno dei momenti più importanti del propria vita, ma a molte vengono le palpitazioni quando si rendono conto di quanto sia costoso un abito da indossare solo per poche ore… A Vicenza anche per questo sono sempre di più le future spose che, oltre a voler fare bella figura, ci tengono molto che la loro cerimonia nuziale sia anche “etica” e “solidale”, non dia cioè spazio a sprechi inutili e offensivi per chi non ha. Una risposta a questo desiderio la dà il negozio dell’abbigliamento usato e d’occasione “Girabito”, gestito a Vicenza in via Pecori Giraldi 56 dalla cooperativa sociale “Insieme” in collaborazione con la Caritas Vicentina ed il consorzio di cooperative sociali “Prisma”. Nel negozio infatti, a prezzi veramente “chip” (ossia a buon mercato) è possibile comprare abbigliamento usato di tutti i tipi, da cerimonia, classico e sportivo, sia per donna che per uomo e bambino, nonché tessuti e biancheria per la casa, tappeti e accessori come borse, scarpe e cinture. Da gennaio al piano superiore partirà un angolo tutto dedicato alla sposa, con vestiti e accessori. E per le novelle spose vicentine che desiderano che il proprio vestito nuziale possa far felice qualcun’altra, ci sarà la possibilità di lasciarlo al “Girabito” in conto vendita: qualora andasse venduto il 40% del prezzo sarebbe incassato dalla cooperativa e il 60% dalla proprietaria. L’obiettivo non è di tipo economico, ma di dare opportunità lavorative a persone in situazione di disagio, che vengono inserite nell’attività di selezione degli indumenti e di vendita al pubblico, nonché offrire una nuova opportunità di crescita alla cultura della solidarietà, della sobrietà, della tutela dell’ambiente, ponendosi in posizione critica rispetto all’ottica consumistica dell’usa e getta. Gli introiti vengono poi utilizzati, una volta detratte le spese per la gestione del servizio e il pagamento degli stipendi, per finanziare le iniziative della Caritas, come quelle in favore delle vittime della prostituzione coatta, o il ricovero notturno d’emergenza per i mesi invernali. Il riciclaggio, seguendo le norme di legge, degli indumenti permette inoltre di svolgere una importante funzione di tutela dell’ambiente. Nel 2001 sono state ben 1.393 le tonnellate di vestiario raccolte attraverso le campane della Caritas (un cubo con un lato di 25 metri!) e questa attività, realizzata da 4 cooperative sociali, ha dato lavoro a 16 persone, di cui 8 svantaggiate. Della proposta “Girabito” fanno parte anche i punti vendita dell’abbigliamento usato che la cooperativa Insieme gestisce in via della Scola, a Vicenza, e nella sua sede di Arzignano. “Girabito” è aperto dal martedì al sabato dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 15,30 alle 19.