[Pax Christi Italia • 28.05.04] Nei giorni scorsi rappresentanti provenienti da 45 diversi Paesi si sono ritrovati nel New Jersey (Usa) per l’Assemblea Generale di Pax Christi Internazionale, un incontro che ha luogo ogni tre anni. La guerra al terrorismo, la crisi in Israele e Palestina e la necessità di una sicurezza ‘inclusiva’ hanno costituito la base di molte delle discussioni e delle azioni che sono state programmate...

GLI APPELLI DELL’ASSEMBLEA GENERALE DI PAX CHRISTI INTERNAZIONALE

Nei giorni scorsi rappresentanti provenienti da 45 diversi Paesi si sono ritrovati nel New Jersey (Usa) per l’Assemblea Generale di Pax Christi Internazionale, un incontro che ha luogo ogni tre anni. La guerra al terrorismo, la crisi in Israele e Palestina e la necessità di una sicurezza ‘inclusiva’ hanno costituito la base di molte delle discussioni e delle azioni che sono state programmate.

Il Movimento di Pax Christi ha rivolto un appello al governo di Israele a porre fine all’occupazione militare della Palestina e ha sollecitato l’amministrazione degli Stati Uniti a svolgere la propria azione nel pieno rispetto del diritto internazionale nonché a sostenere in modo equo la costruzione della pace tra palestinesi e israeliani.

I partecipanti all’assemblea si sono impegnati a sostenere queste dichiarazioni partecipando a campagne contro la costruzione del muro in Israele/Palestina e di sostegno ai refuseniks (obiettori di coscienza) israeliani. Il documento finale dell’Assemblea invita le sezioni di Pax Christi a lavorare per “un mondo di pace, un mondo profondamente diverso da quello voluto dai terroristi e dalla guerra al terrorismo, un mondo caratterizzato dalla sicurezza umana inclusiva e dalla globalizzazione della solidarietà”.

L’Assemblea ha rivolto un appello agli “Usa affinché pongano fine a tutte le loro azioni militari e permettano alle Nazioni Unite di assumere la responsabilità che compete loro per garantire una transizione giusta e pacifica del potere all’autorità irakena”.

Anche alle Chiese è stata rivolta una richiesta: “Siamo gente di fede; noi crediamo che un altro è possibile e ci impegniamo a farlo nascere. Noi ci facciamo eco del grido di Giovanni Paolo II: ‘ la guerra è sempre una sconfitta per umanità”. In questi tempi di pericolo, come Cristiani invitiamo le nostre Chiese ad essere fedeli alla loro vocazione profetica proclamando la ‘Verità al Potere’; accettando la sfida pastorale di recuperare i valori evangelici e di coltivare relazioni improntate a giustizia; partecipando al processo di trasformazione del mondo.”

L’assemblea ha eletto anche nuovi componenti del Consiglio Internazionale e, tra questi, Giovanni Scudiero, un italiano dell’istituto Missionario della Consolata attivo nella Sezione britannica di Pax Christi. Scudiero ha fatto parte della sezione britannica sin dal 1991 lavorando particolarmente nel campo dell’approfondimento e sviluppo della teologia e della spiritualità della nonviolenza.

Tra i nuovi eletti ricordiamo il Vescovo Kevin Dowling del Sud Africa che lo scorso anno è stato eletto anche presidente del Forum Ecumenico Internazionale sul Sudan. Il Patriarca Latino di, Michel Sabbah, è stato rieletto all’unanimità presidente internazionale del Movimento.

Nel corso dell’assemblea hanno avuto luogo le riunioni delle Commissioni sui diritti umani, disarmo, giustizia economica ed educazione alla pace. Particolare attenzione è stata rivolta ai gruppi di lavoro sulle specifiche aree geografiche dell’Asia/Pacifico, del Medio Oriente. Alcuni delegati hanno partecipato a numerosi incontri a New York presso le Nazioni Unite (Osservatore permanete della Santa sede, Ufficio del Segretario generale, Commissione corte penale internazionale, ecc.) e a Washington incontrando alcuni Senatori del Congresso. Come di consueto l’assemblea ha anche decretato l’annuale premio della Fondazione Alfrink che quest’anno è stato assegnato alla memoria Sergio Vieira de Mello, il rappresentante delle Nazioni Unite morto in un attentato terroristico alla sede Onu di Baghdad.