[Mariagrazia Bonollo • 08.04.04] Sancito in questi giorni l'ingresso nella Consorzio Apicoltori e Agricoltori-Biologici Italiani di sette realtà latinoamericane impegnate nell'ambito biologico ed equosolidale...

IL CONAPI DIVENTA INTERNAZIONALE

Il Conapi è diventato internazionale. E’ di questi giorni infatti l’adesione al Consorzio Apicoltori e Agricoltori-Biologici Italiani, che ha sede a Monterenzio (Bologna) di sette realtà cooperative dell’America latina.
Un passaggio storico, perché si tratta della prima cooperativa che accoglie soci provenienti da continenti diversi. Un modello inedito, un esperimento iniziato tre anni fa dalla collaborazione con alcune di queste organizzazioni.

La possibilità di ingresso nel Consorzio per realtà estere era stata sancita lo scorso novembre dall’assemblea dei soci. Le prime cooperative ad aderire, alcune delle quali molto rappresentantive nel loro territorio e che complessivamente contano una base sociale composta da circa cinquemila piccoli produttori, sono Prodecoop, Apibo e Cosatin del Nicaragua; Appta e La Alianza del Costa Rica; Cepicafè del Perù e Cosar dell’Argentina. Producono miele, caffè, cacao, zucchero di canna e succhi da agricoltura biologica o in fase di conversione e i loro prodotti seguoni i criteri del commercio equo e solidale certificati da TransFair Faitrade.

“Questo è il risultato – spiega Lucio Cavazzoni, presidente del Conapi – e di vent’anni di rapporti con il sud del mondo. Di fatto è il primo processo di internazionalizzazione cooperativa del nostro paese. Volevamo costruire con queste realtà un rapporto che non fosse solo di acquisto e commercializzazione, ma che si basasse su una collaborazione reciproca, cooperativa e imprenditoriale. Sin Fronteras, in questo senso, diventerà per un numero importante e crescente di cooperative il segno di una disponibilità ad operare su basi di reciprocità, senza barriere nazionali.

L’obiettivo non è infatti solo la conquista di mercati comuni o l’implementazione del know how necessario all’approccio ai mercati interni e internazionali, ma l’affermazione di una soggettività economica e sociale dei produttori.
Le nuove cooperative, alla pari di tutti gli altri nostri produttori, comparteciperanno quindi alle scelte e alle politiche commerciali.
Le parole-chiave di questo percorso sono qualità delle produzioni, valorizzazione dell’identità, protagonismo dei produttori e integrazione sociale ed ambientale dell’impresa. Il tutto anche in funzione di alleanze con i consumatori, con alcune catene della distribuzione o con gruppi di acquisto interessati ai nostri prodotti, che spesso sono delle vere eccellenze”.

Il progetto è sostenuto anche da Etimos, consorzio di microcredito, che metterà a disposizione delle nuove cooperative un fondo di garanzia. Nel prossimo futuro è prevista inoltre l’adesione al Conapi da parte di altre realtà cooperative del Brasile, del Guatemala e del Messico.