IL LUNGO CAMMINO PER ARRIVARE AD UN MONDO DI PACE

I recenti attentati  a Londra di inizio luglio con decine di morti e feriti (come gli attentati precedenti avvenuti  in Paesi del neoliberismo) ci possono aiutare a comprendere la via da imboccare per trasformare, attraverso un impegno coraggioso e costante, il Mondo di oggi pieno di violenza e di equivoche misure per combatterla in un Mondo di vera pace.
 
Esaminiamo le reazioni ufficiali a quegli attentati: demonizzazione dell’islamismo, aumento dei controlli degli immigrati, aumento delle misure di sicurezza attraverso la polizia ed i militari…
 
È invece mancata totalmente la volontà di ricercarne le cause profonde, di chiedersi il perché della rabbia degli attentatori nei confronti dei Paesi ricchi. Il mettersi in gioco è sempre difficile, eppure è l’unico modo per comprendere la realtà e trovare soluzioni che accomunino gli uomini. Ci renderemmo allora conto che la prepotenza e la smania di potere del Nord del Mondo nei confronti del Sud (uno tra tanti esempi la guerra senza fine contro l’Iraq fatta passare come guerra di liberazione, in realtà intrisa di odore di petrolio) sono le molle che hanno fatto esplodere la rabbia degli oppressi.
 
I politici del nostro “Mondo privilegiato” sono in grande maggioranza sordi a detti segnali, ma non è questa una ragione per rassegnarsi passivamente.
Impegnamoci noi dal basso imparando da chi ci può essere di esempio. Vorrei in questo contesto ricordare l’insegnamento di una persona che si è impegnata con particolare forza per la costruzione di un Mondo giusto e non violento, don Lorenzo Milani, che rivolgendosi ai cappellani militari si espresse con queste parole: “Se voi avete diritto di dividere il Mondo in italiani e stranieri, vi dirò che, nel vostro senso, io non ho patria e reclamo il diritto di dividere il Mondo in diseredati e oppressi da un lato, privilegiati e oppressori dall’altro”.
 
La frase sopra citata ci sprona a renderci sempre più disponibili all’accoglienza, al dialogo con altri gruppi etnici alla ricerca di un cammino comune di convivenza pacifica, al rispetto delle culture differenti dalla nostra.
 
A questo proposito l’incontro amichevole organizzato a Monaco da «Rinascita» nel giugno di quest’anno con persone islamiche, si può considerare un piccolo seme generatore di pace. Importantissimo anche un impegno serio per la protezione della natura, base per una vita degna e pacifica di tutti i popoli, quando ancora una volta sono sopratutto i Paesi ricchi divoratori di energia proveniente da fonti petrolifere a creare i disequilibri atmosferici attuali (uragani, forti siccità, ecc.). 
 
il sinsonteDobbiamo imparare dal sinsonte, un uccellino di un racconto cubano, che un giorno, desideroso di scoprire dove nasceva un piccolo ruscello rinsecchito che stava morendo, arrivò volando con grande fatica ad una caverna azzurrina scavata nella montagna quasi senza acqua, dove incontrò colombe e colibrì che dicevano:
 
Cosa aspetti ruscello per riprendere vita e sgorgare?”.

E lui rispose: “Aspetto qualcuno che abbia vinto la paura e dia tutto se stesso per gli ideali in cui crede”.  

Sono qui pronto. – gridò il sinsonte – Vengo a farti vibrare il cuore con il mio canto”.

Dopo queste parole sgorgò poco a poco l’acqua nella caverna e il ruscello morente si trasformò in torrentello vivace.

Il tuo canto, caro sinsonte, mi ridà la gioia. – così si espresse il ruscello – Devo vivere per bagnare i fiori e per rinverdire la valle”.
 
Oggi noi viviamo in un Mondo di prepotenza e guerre che distruggono l’uomo e la natura, un Mondo diretto verso la morte come quel ruscello. Prendendo esempio dal sinsonte dobbiamo decidere di impegnarci tutti con amore per pacificare questo triste Mondo, ridandogli ideali e quindi vita. Solo così si potrà arrivare ad un Mondo di pace, anche se il cammino sarà lungo e difficile.
 
Enrico Turrini


Enrico Turrini, fisico di origine trentina, gia componente del comitato scientifico dell’Università internazionale delle Istituzioni dei Popoli per la Pace e presidente della Camera dei ricorsi di Fisica II dell’Ufficio europeo dei brevetti, Monaco di Baviera (Germania). E amico di GRILLOnews.

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