LETTERE. I CONSIGLI DELLA SUOCERA

Dopo aver letto il servizio sulla Stampa sugli irriducibili di Saddam, ho pensato che, accidenti, aveva ragione mia suocera!

Donna semplice, non certo esperta di politica o strategia militare ma ricca di sano buon senso, di fronte a Bush che in televisione proclamava “missione compiuta”, mentre l’esercito iracheno si squagliava come neve al sole senza opporre (allora) più di tanta resistenza, affermò: “Mah, è stato troppo facile, mi sa che Saddam Hussein gli ha teso una trappola”.

Sta a vedere che ancora una volta Bush, oltre che da Bin Laden, è stato beffato anche da Saddam Hussein. Se è vero che in Iraq operano 15.000 fedelissimi soldati delle forze speciali di Saddam e un milione di resistenti in armi, a Bush restano due opzioni: o ritira immediatamente le sue truppe, o almeno licenzia tutti i suoi cattivi consiglieri (da Rumsfeld alla Rice), azzera i vertici del Pentagono e della CIA e assume come consulente mia suocera!

Ecco i suoi consigli: 1) Basta bombe e autobombe. 2) Ritiro immediato delle truppe e liberazione di tutti gli ostaggi. 3) Pagare i danni di guerra all’Iraq. 4) Porte aperte alle ONG e alla solidarietà internazionale. 5) Istituzione di un tribunale internazionale per crimini di guerra contro Bush padre e figlio, che faccia luce sugli avvenimenti degli ultimi 15 anni.

Utopia? Sì, ma speriamo almeno che questa notizia gli faccia perdere le elezioni!
 
Luca Salvi
(Verona)